“Violentata dopo la discoteca”| Arrestati due ventenni

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21 Febbraio 2015, 12:36

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PALERMO – Una serata in discoteca, qualche bicchiere di troppo e quattro chiacchiere, si sono trasformate in una trappola per una minorenne palermitana, violentata da due ragazzi che si sono offerti di accompagnarla a casa. La vicenda risale a due mesi fa, quando la giovane, all’interno del locale, ha perso di vista la sua comitiva ed ha conosciuto coloro che si sarebbero trasformati nei suoi aguzzini. Un diciannovenne ed un ventenne incensurati per la precisione, oggi finiti in arresto in seguito alle indagini condotte dalla polizia.

C.F ed F.C, sono accusati di violenza sessuale di gruppo in danno di una minore. E’ stata la stessa vittima a raccontare tutto prima alla madre, poi agli investigatori. L’arresto dei due è stato disposto dal Gip Vittorio Anania su richiesta del pm Ennio Petrigni. A risalire a loro, la sezione Reati sessuali della squadra mobile di Palermo: il racconto della giovane è stato dettagliato ed anche se non conosceva i due ragazzi, ha fornito importanti elementi che hanno permesso alla polizia di chiudere il cerchio sui presunti responsabili della violenza sessuale, avvenuta in auto, in un luogo appartato della città.

Approfittando del fatto che la vittima fosse ormai da sola nel locale e di avere conquistato la sua fiducia, il diciannovenne ed il ventenne le hanno chiesto se potevano accompagnarla a casa. Lei ha accettato, ma – in base ha quello che ha riferito alla polizia – i due si sarebbero inaspettatamente fermati lungo il tragitto verso casa. La violenza si è così consumata in macchina, poi la giovane è stata lasciata davanti al portone di casa, ma da quel momento in poi si è sentita catapultata in un incubo.

Quella serata le aveva messo addosso un gran senso di frustrazione, vergogna e di angoscia: non riusciva a comunicare. Fino al giorno del drammatico sfogo con i genitori, che hanno avvisato la polizia. Ai poliziotti la giovane ha raccontato che uno dei ragazzi gli aveva anche chiesto l’amicizia su Facebook, con lo scopo di convincerla che ciò che era successo era stato voluto anche da lei. La vittima, sostenuta dalla famiglia, ha invece deciso di denunciare e supportata anche da uno psicologo ha ripercorso i drammatici momenti di quella serata. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

 

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21 Febbraio 2015, 12:36

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