Violenze e torture psicologiche| Chiusa casa di riposo a Calatabiano

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30 Dicembre 2016, 17:28

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CALATABIANO. Avrebbero sottoposto per mesi a violenze fisiche ed a torture psicologiche gli anziani ricoverati nella casa alloggio “Nostra Signora di Lourdes” di piazza Vittorio Emanuele a Calatabiano. Stamani è scattato il blitz dei carabinieri, che hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal gip di Catania Daniela Monaco Crea, su richiesta del procuratore aggiunto Marisa Scavo e del sostituto Francesco Camerano, titolari delle indagini. Denunciate contestualmente due donne di 57 e 45 anni, indagate per maltrattamenti e abbandono di persone incapaci con le aggravanti della crudeltà, dell’essersi approfittate delle condizioni d’inferiorità fisica delle vittime e dei futili motivi, cioè la massimizzazione dei profitti economici.

Una misura scaturita da un’intensa attività investigativa, condotta dai carabinieri di Calatabiano in sinergia con i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Giarre, che ha preso il via nel giugno scorso dopo la denuncia presentata da un’ex dipendente della struttura. Grazie all’ausilio di telecamere e cimici installate all’interno della casa di riposo sono stati documentati numerosi episodi di maltrattamento. Gli investigatori hanno potuto appurare come le due donne per mesi avessero vessato gli anziani turando loro il naso per forzare l’apertura delle mandibole e costringere ad ingurgitare i pasti, percuotendoli al volto e in testa con pugni e giornali e strattonandoli.

Non solo. Gli ospiti sarebbero stati sottoposti anche a diverse umiliazioni. In un caso un’anziana sarebbe stata lasciata nuda a sfilare davanti ai ricoverati di sesso maschile, in un altro caso, invece, un altro anziano sarebbe stato legato, insultato e minacciato persino di morte. Le punizioni si spingevano anche oltre. Una donna, che si era rifiutata di mangiare, è stata lasciata per diverso tempo sulla sedia a rotelle in fondo al corridoio e con il volto rivolto verso il muro. Altri, invece, sono stati abbandonati per intere giornate nei letti inzuppati di urine e feci e poi lavati con la stessa spugnetta utilizzata per pulire i suppellettili.

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Le due indagate sono accusate anche di aver somministrato sedativi senza prescrizione medica, di aver privato gli anziani di cibo e acqua anche durante le ore più calde dell’estate e di non aver prestato agli stessi adeguata assistenza sanitaria nei casi previsti.

Contestualmente stamani sono intervenuti anche i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, che hanno rilevato numerose irregolarità anche dal punto di vista igienico-sanitario e giuslavoristico. Contestati il reato di esercizio abusivo della professione, per  la mancanza di documentazione attestante le necessarie qualifiche del personale preposto alla somministrazione delle terapie farmacologiche ai pazienti in cura e la violazione delle prescrizioni in materia sanitaria e di sicurezza del lavoro fra cui l’omissione della dichiarazione di assunzione di uno dei lavoratori.

Per questo il titolare è stato raggiunto da una sanzione amministrativa pari a 5000 euro mentre i recuperi assistenziali, assicurativi e previdenziali sarebbero di poco meno di 800 euro. Gli anziani, che hanno finalmente messo la parola fine ad un incubo, sono stati prima sottoposti alle cure mediche e poi affidati ai propri familiari o collocati in altre strutture idonee individuate con l’ausilio dell’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Calatabiano.

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30 Dicembre 2016, 17:28

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