27 Novembre 2011, 12:10
1 min di lettura
”I socialisti ritengono che occorra utilizzare questa stagione per uscire dalle logiche dei partiti personali e tornare ai partiti delle regole, ripristinando un corretto rapporto tra elettore ed eletto”. L’ha detto a Palermo il senatore Carlo Vizzini, da poco passato dal Pdl al Psi di Riccardo Nencini, nel suo intervento al cinema Golden dove e’ in corso un incontro dal titolo ”Oltre l’appartenenza. Per una nuova primavera di Palermo”. ”E’ un modo di tornare in Europa anche dal punto di vista della politica, dopo 17 anni in cui quasi tutti i partiti hanno cambiato piu’ volte nome – ha aggiunto Vizzini – passando dagli animali, alle piante, agli alberi e agli arbusti, per ricollegarsi invece con le grandi correnti di pensiero che caratterizzano il Parlamento europeo e quello delle grandi nazioni che hanno fondato l’Europa nelle quali sono i leader che cambiano nome e non i partiti”. ”Per queste ragioni – ha concluso il presidente della commissione Affari Costituzionali – i socialisti chiedono al governo una politica economica e finanziaria che smetta di tartassare i soliti noti e colpisca invece le rendite, la speculazione e l’enorme evasione. E’ necessaria una patrimoniale sulle grandi ricchezze e una legislazione che tassi tutte le plusvalenze, senza gravare di nuove imposte i possessori di un unico appartamento. Bisogna studiare agevolazioni fiscali per quelle aziende cosiddette labour-inclusive e occorre anche che il governo si caratterizzi come istituzione laica, senza cedere a tendenze confessionali”.
Pubblicato il
27 Novembre 2011, 12:10