Windjet, spunta la cordata siciliana | Ma c’è anche una società indiana

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29 Agosto 2012, 14:06

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Si annuncia un fine settimana rovente per Windjet, il vettore catanese sull’orlo del fallimento che, dopo aver visto sfumare il matrimonio con Alitalia alla vigilia di Ferragosto, senza più flotta, con debiti per circa 150 milioni, pochi slot e quasi 300mila passeggeri lasciati a terra, è alla ricerca spasmodica di un piano B. Che, su questo pare non esserci dubbio, passerà attraverso una nuova società, già creata in vista dell’operazione con Alitalia, svincolata da ogni debito e provvista di certificazione di operatore aereo (Coa). Ed è su questo che si sta lavorando. Il patron della compagnia, l’imprenditore catanese Antonio Pulvirenti nei giorni scorsi ha dichiarato esplicitamente l’intenzione di ripartire con una newco, coinvolgendo anche atri investitori.

E le offerte non mancano. Avrebbe già messo sul tavolo di Pulvirenti la propria offerta il gruppo indiano Panchavaktra Group, guidato dal presidente Adi Dubash, disposto – secondo quanto risulta a livesicilia – a soddisfare ogni richiesta per acquistare la compagnia. Ma la Panchavaktra Group non è la sola interessata. Da qualche giorno si parla della Livingston di Riccardo Toto, mentre è di oggi la notizia di una cordata formata da professionisti e imprenditori siciliani intenzionata a rilevare la compagnia. Il gruppo, secondo quanto appreso dall’Ansa, ha messo a punto un piano di salvataggio, curato dallo studio del commercialista Salvo Tripoli, che suggerisce una soluzione-ponte utile ad assicurare la “continuità aziendale”: l’affitto per stralcio dell’azienda alla società che verrà creata dai componenti della cordata. Del gruppo che ha manifestato interesse fanno parte, tra gli altri, un noto imprenditore della Sicilia orientale che opera nel settore della grande distribuzione agroalimentare e alcuni ‘tecnici’, come l’ingegnere aeronautico Francesco Surace, ex dipendente Windjet, e Roberto Corrao, medico, specialista in medicina aeronautica e titolare della Aviomed, impresa specializzata nel trasporto aereo di pazienti infermi. Per quanto riguarda l’affitto, questo dovrebbe riguardare solamente quegli asset indispensabili alla ripresa immediata dei voli, con esclusione delle posizioni debitorie per le quali è possibile la composizione negoziale secondo le novità del Decreto sviluppo di fine giugno.

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Il piano è la premessa per la soluzione definitiva “che sarà conveniente a tutte le parti interessate – sostengono i promotori – e consentirà l’intervento di ulteriori operatori del settore mantenendo ‘in frigo’ gli asset più importanti, poiché consentirà ai dipendenti la conservazione del posto di lavoro ed alla Windjet di negoziare la cessione di un’azienda funzionante e non disgregata ricavandone un miglior prezzo o una buona partecipazione – anche se di minoranza – nella nuova società operativa”.

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29 Agosto 2012, 14:06

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