Delio saluta la sua Palermo: | “Non c’erano le basi per continuare”

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13 Giugno 2011, 14:13

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E’ arrivato come sempre puntuale ed immediatamente è stato investito dal calore dei tanti tifosi che lo attendevano all’Hotel Addaura per stringergli la mano e magari dare una pacca sulla spalla all’uomo Delio Rossi. Il tecnico, come è già accaduto qualche mese fa, ha preso posto e senza attendere le domande di rito ha preso la parola: “Sono qui per salutare i tifosi e la gente. I quaranta mila dell’Olimpico sono stati un grandissimo motivo d’orgoglio – afferma il tecnico in conferenza stampa -. Potrei adesso fare anche dei bilanci, il fatto che per esempio abbiamo fatto più di 120 punti in due anni, abbiamo centrato la qualificazione europea, abbiamo fatto esordire tanti giovani, ci sono più di dieci giocatori nel giro delle Nazionali – continua Rossi -, Sono tutti motivi d’orgoglio, ma sono qui per salutare la gente.”

E’ la voglia di salutare la citta di Palermo il motivo principale per il quale Delio Rossi ha convocato questo incontro con la stampa: “Mi avete fatto conoscere una terra stupenda e della gente incredibile”. Rossi apre il capitolo che più scotta: Zamparini. “Io e Zamparini? Siamo due persone diverse che interpretano il calcio in due modi diversi, ma io mi sono lasciato bene con il presidente. Già a Roma avevo deciso di andare via e l’incontro con Zamparini è stato per comunicare questa cosa, gli ho detto subito che non c’erano i presupposti per andare avanti. L’ho ringraziato per avermi fatto allenare una grande squadra come il Palermo e con la massima serenità gli ho comunicato la mia decisione. Problema economico? No, ho chiarito subito questo punto”.

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A bocce ferme, l’allenatore romagnolo si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: “A differenza di altri allenatori non ho mai chiesto un giocatore, molti allenatori si portano dietro lo staff mentre io non ho mai chiesto nulla”. Si parla di futuro: “Non ho nessuna squadra, ribadisco che fino a dieci giorni fa pensavo solo ed esclusivamente al Palermo. Quando sono stato esonerato la prima volta, mi sono guardato intorno, ma io non so pensare a due squadre contemporaneamente. Adesso qualche opportunità si è chiusa, qualche altra si è aperta. Sto valutando, al momento non c’è nessuna squadra. Sto valutando anche qualche offerta dall’estero”. Rossi chiude così: “La partita che mi ha dato più emozioni è stata la prima al Barbera contro il Cagliari. Avevo fatto una scommessa con Chinnici e Giovanni Tedesco sul numero di persone che sarebbero venute a Roma e ho perso, non mi aspettavo quarantamila palermitani…”. Se ne va con le lacrime quasi agli occhi e un tifoso che sottovoce gli sussurra: “Mister, lei mi ha regalato un sogno, la porterò per sempre nel mio cuore”.

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13 Giugno 2011, 14:13

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