Zichichi, lo scienziato ideale | (non diffidate delle imitazioni)

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23 Novembre 2012, 15:03

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PALERMO- Forse è la chioma, bianca e indomita, o forse lo sguardo guizzante e acuto o ancora la palese difficoltà nel tradurre in lingua corrente pensieri fatti di formule, numeri e sigle: fatto sta che Antonino Zichichi si presta magnificamente all’idea comica e fumettistica dello scienziato. Vulcanico e frequentatore di altri mondi, dai quali scendere non sempre è agevole. Lo ha intuito il comico Crozza, e prima di lui Ezio Greggio, che dell’idea hanno sfruttato con le loro imitazioni tutte le possibili sfaccettature

Antonino Zichichi è invece (ovviamente) uno scienziato di caratura internazionale. Professore Emerito di Fisica Superiore nell’Università di Bologna, ha scritto decine di libri e un numero impressionante di lavori scientifici. Ma il suo apporto alla Fisica Subnucleare è ben altro: sei scoperte, cinque invenzioni ‘tecniche’, tre idee originali che hanno aperto nuove vie di ricerca, quattro nuove misure di alta precisione di quantità fisiche.

Il suo lungo curriculum comprende una serie di progetti ed esperimenti, come lo Zeus di Hera, alcuni dei quali da lui interamente concepiti, studiati e realizzati. Il progetto LEP al CERN (Ginevra) ha portato alla più potente macchina per lo studio delle interazioni tra elettroni e positroni. Al Gran Sasso è stato realizzato il più grande laboratorio sotterraneo del mondo, per lo studio dei neutrini, della stabilità nucleare della materia e dei collassi stellari. Il progetto HERA (Amburgo) ha portato alla più potente macchina per lo studio delle interazioni tra elettroni e quark. Il progetto LAA è stato il primo al mondo per lo studio sistematico e l’invenzione di nuove tecnologie subnucleari.

Attualmente dirige un progetto per lo studio del più potente Supercollisore di protoni alle massime energie e luminosità. Ha ricoperto, dalla fine degli anni ’70, moltissimi incarichi di alta responsabilità sia a livello europeo, come Presidente della Società Europea di Fisica; che nazionale come Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Ha collaborato con Istituto dell’Enciclopedia Italiana, con la NATO per le Tecnologie di Disarmo nucleare, chimico, batteriologico e convenzionale; più di recente col Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (1999-2003) Nel 1962 ha istituito la Fondazione «Ettore Majorana» e il Centro di Cultura Scientifica (124 Scuole postuniversitarie in tutti i campi della ricerca scientifica moderna) di cui è Presidente.

Non si contano i premi, le medaglie, le cittadinanze onorarie; è anche Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana (2003) e Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1999).  Zichichi è un grande divilgatore: da sempre ostile a Darwin e all’evoluzionismo, i suoi interessi si cono concentrati – negli anni – su Galileo Galilei, sui rapporti fra scienza e fede, su Giovanni Paolo II, e su Ettore Majorana il grande scienziato misteriosamente scomparso. Uno degli aspetti più noti della sua opera di divulgazione è la battaglia contro l’astrologia e le superstizioni, tema principale di uno dei suoi libri più venduti: Il Vero e il Falso (2002). Alcuni dei suoi libri sono stati recensiti e criticati con sarcasmo da Piergiorgio Odifreddi (denunciato da Zichichi per diffamazione).

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Nel 2005 è stato proposto dall’allora centro-destra per ricoprire la carica di sindaco di Roma. A Zichichi, già il governo Cuffaro nel 2001 avrebbe voluto assegnare un assessorato, quello per la Ricerca Scientifica e Teconologica, “ma per ricoprire una carica politica – disse l’allora governatore – Zichichi avrebbe dovuto dimettersi da presidente della Federazione mondiale degli scienziati. Non me la sono dunque sentita di insistere, faremo ricorso alle sue competenze in quanto consulente”.

 

 

 

 

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23 Novembre 2012, 15:03

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