Cronaca

Zona rossa, cosa si può fare: elementari e prima media aperte

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15 Gennaio 2021, 20:37

3 min di lettura

La Sicilia da domenica 17 gennaio sarà zona rossa. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha firmato l’ordinanza con la quale con cui si recepisce il Dpcm sull’emergenza Covid-19 e la decisione adottata con il ministro della Salute, Roberto Speranza. L’ordinanza sarà in vigore da domenica prossima fino al 31 gennaio.

Alle regole previste dalla normativa nazionale per la “zona rossa”, nell’ordinanza del presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive: non sarà consentito fare visita ad amici e parenti.

Per quanto riguarda le lezioni scolastiche, saranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia (asili nido), la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado, come prevede il Dpcm, mentre per le altre classi si continuerà con la didattica a distanza.

«Ho appena firmato l’ordinanza con la quale si recepisce il Dpcm e quindi la condivisione che il ministro Speranza ha voluto fare della nostra richiesta di istituire in tutta la Sicilia la zona rossa – afferma il presidente Musumeci – I dati dei contagi sono allarmanti e purtroppo non c’è altra soluzione. Non si può giocare con la vita e la salute delle persone. Sul fronte scolastico torneranno a scuola i ragazzi delle elementari e della prima media. Per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado varrà la didattica a distanza. Sono convinto che l’ordinanza senza le misure di vigilanza e senza le necessarie sanzioni rischia di essere inutile. Ecco perché rivolgo ancora una volta un appello ai prefetti e ai sindaci perché le forze dell’ordine e la polizia municipale possano essere mobilitate per questo tipo di attività».

Spostamenti

In zona rossa è vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Vietati gli spostamenti tra regioni fino al 15 febbraio. Tranne che per esigenze lavorative o di salute.

Altrove lo spostamento verso un’abitazione privata per trovare parenti o amici all’interno del comune è consentito per un massimo di una volta al giorno e per un massimo di due persone. In Sicilia non sarà possibile.

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Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido).

Attività commerciali

Bar e ristoranti sono chiusi ma l’asporto è consentito fino alle ore 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Il servizio a domicilio rimane consentito. Chiusi  negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte anche edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

Aperti i rivenditori di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici.

Scuola

Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. La Regione non derogherà a questo sistema fissato dal dpcm, pur “applicando la cautela”, dice l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla. “Lo screening sta andando bene: oggi a Palermo più di 5.000 tamponi per docenti e studenti. E anche nelle altre città”.

Sport e tempo libero

Sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e Cip. Sospese le attività nei centri sportivi. È possibile svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale

Chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

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15 Gennaio 2021, 20:37

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