Salvini lascia Catania soddisfatto e l'avvocato va via in sedia a rotelle

Salvini lascia Catania ‘soddisfatto’| Stoccata al ministro Bonafede

Sull'infortunio di Giulia Bongiorno, andata via sulla sedia a rotelle, attacca: "Ditemi voi se è normale"

CATANIA – “Ho sentito finalmente da parte di un giudice che quello che abbiamo fatto non lo abbiamo fatto da soli”. Tira un sospiro di sollievo Matteo Salvini, perché riesce nell’intento di fare audire la ministra Luciana Lamorgese a novembre a Catania. Il che rientrerebbe nella strategia politica di ribadire come ogni decisione presa da ministro dell’Interno in merito alla gestione degli sbarchi sia avvenuta in sinergia con i membri del primo governo Conte e delle procedure decise collegialmente. 

Giulia Buongiorno

Si dice “moderatamente soddisfatta”, invece, Giulia Buongiorno. Che si è presentata in conferenza stampa su di una sedia a rotelle a seguito dell’incidente avvenuto oggi all’interno del tribunale etneo quando una lastra di marmo le è franata sulla caviglia. “A questo punto allarghiamo la visuale – aggiunge – se dopo aver sentito i testimoni, se necessario ci saranno interrogatori o dichiarazioni spontanee, valuteremo”, ha spiegato la legale del capo del Carroccio. 

“Abbiamo ribadito che non esiste un obbligo di sbarco immediato – ha spiegato ancora Buongiorno – Esiste una flessibilità che è parte degli accordi tra gli stati membri. Abbiamo sottolineato che la procedura che è stata utilizzata nel caso della Gregoretti non era una iniziativa estemporanea di Salvini che era improvvisamente impazzito: la scelta di attendere prima di fare sbarcare i migranti, si inseriva in una procedura prevista anche nel contratto di governo e dal Consiglio del 18 giugno 2018. Una procedura che prevede un tempo di due settimane, ben più lungo dunque di quello utilizzato da Salvini”.

L’incidente

Tra i problemi giudiziari e i problemi strutturale al Palazzo di Giustizia, Salvini prova ad alleggerire il clima. “Voglio raccontare una nota a margine davvero surreale – ha detto – l’avvocato Bongiorno è entrata in Tribunale sulla sue gambe ed è uscita sulla sedia a rotelle perché in attesa che il giudice uscisse dalla camera di consiglio una lastra di marmo di 50 kg si è staccata dalla parete piombando sulla caviglia di Giulia Bongiorno, arrivata a metà tra la caviglia e il tendine. Ditemi voi se è normale”.

E aggiunge: “Ovviamente la responsabilità non la do al Presidente del Tribunale – dice – chiedo al ministro Bonafede se è normale che in un tribunale si stacchino lastre di marmo sulle gambe degli avvocati presenti. Penso che si chiuderà un processo e se ne aprirà un altro. L’immagine che diamo dell’italia nel mondo è quantomeno particolare”. 

E Bonafede ha fatto subito sapere di avere disposto degli accertamenti. L’area è stata messa in sicurezza. Già lunedì sarà consegnata una relazione completa e sono iniziate le verifiche in tutte le aule.

La Lega resta al Sud

Matteo Salvini dunque vola via da Catania nella consapevolezza di dover tornare a novembre. Probabilmente senza il corredo di eventi che ha scandito gli ultimi tre giorni ai piedi dell’Etna. Il comizio di chiusura è saltato per via della partenza dell’aereo. In attesa del “Capitano”, dal palco hanno però parlato i maggiorenti del partito siciliano. Il leader della Lega lascia tuttavia un messaggio, quello cioè che la crescita del partito sotto la linea del Po non è stata revocata, nonostante i recenti risultati elettorali di Puglia e Campania. “Preferisco la politica dei piccoli passi – ha detto lasciando la sala stampo – Facciamo come nei locali, dove si fa selezione all’ingresso. Ringrazio la classe dirigente siciliana. A Catania siamo in amministrazione e stiamo dando una buona prova”. Il riferimento è all’assessore Fabio Cantarella. “Decreti sicurezza? Spero – ha ribadito – che nel nome dell’antisalvinismo non si tolgano poteri ai sindaci”. 

Il leader del Carroccio, tuttavia, rilancia da Catania l’immagine di un centrodestra compatto. Sebbene l’ipotesi di un comizio unitario con Giorgia Meloni e Antonio Tajani fosse già stata archiviata nella serata di ieri, i flash mob di solidarietà organizzati in maniera distinta da Fratelli d’Italia e Forza Italia, segnalano un’unità perlomeno nei valori di fondo. “A noi si chiede di non scendere in piazza, ma ci sono manifestazioni della sinistra ovunque. Non e’ quella una pressione della politica per condizionare le scelte della magistratura? Io trovo surreale che ci siano avversari politici che vanno in piazza a chiedere di mandare Salvini in galera”, ha detto la leader di  FdI. 

“Alcuni magistrati – ha detto il vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, incontrando i giornalisti a Catania – hanno usato il loro potere per condizionare la politica, serve una riforma con la separazione delle carriere, bisogna bilanciare pubblica accusa e difesa, devono essere equiparate”.


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