Morto Serafino, papà di Carmela: se n'è andato col suo dolore - Live Sicilia

Morto Serafino, papà di Carmela: se n’è andato col suo dolore

Morto Serafino Petrucci, papà di Carmela: era un uomo coraggioso

PALERMOIn quella casa il tempo si era fermato e non è un modo di dire. Si era proprio cristallizzato. Nella foto della nonna, sul comodino, nei vestiti della ragazza che non sarebbe tornata, conservati nell’armadio, nei poster di Carmela e nell’amore di un cagnolino che leccava le mani di tutti, ovunque si coglieva la fisionomia dell’irreparabile. Serafino Petrucci era un uomo dallo sguardo buono, pervaso dall’inferno di avere perso sua figlia, Carmela, barbaramente assassinata. Sua moglie Giusy cercava con dolcezza risposte che non si possono trovare. Lucia, l’altra figlia, era quello che è: un monumento al coraggio, come suo fratello Antonino. Si tentava di palare, cioè di sollevare parole di una memoria pesante come un macigno.

Il signor Serafino affrontava il racconto con smisurato valore: “Carmelina era la bambina che ogni padre avrebbe voluto: bella, buona, sensibile. Sono orgoglioso delle mie figlie e di mio figlio. Nemmeno il lutto può farci dimenticare la gioia di avere messo al mondo ragazzi tanto speciali. E’ come se dovesse aprire la porta e tornare qui da un momento all’altro. Quando ci mettiamo a tavola la sera, la sua assenza è un pugno nello stomaco tremendo”.

“Abbiamo conservato le sue cose – proseguiva Serafino -, i vestiti, le scarpe di Carmelina, i poster con l’adorato Ligabue. La sua stanza è intatta. C’è l’armadio, ci sono i comodini…. A Santa Maria di Gesù, dove riposa, abbiamo fatto in modo che ci fosse uno striscione del suo cantante preferito”. E poi la promessa di madre e padre: “Noi viviamo per lei e vivremo per lei sempre, fino alla fine”. Il tempo si era fermato, in quella casa. Ma c’era un altro tempo che, con pazienza, desiderava rinascere.

Oggi apprendiamo che Serafino Petrucci non c’è più, se n’è andato con il suo dolore. Con la sua vita spariscono le lacrime di un inconcepibile addio, il volto rigato di un uomo buono. L’amore, invece, continua.


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