Cartelle esattoriali e pignoramenti, appello: "Cosa fare subito" -

Cartelle esattoriali e pignoramenti, appello: “Cosa fare subito”

La proposta di Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d'Italia all'Ars: i particolari
FISCO E TASSE
di
2 min di lettura

PALERMO – Imprese in ginocchio, “bisogna rateizzare le cartelle esattoriali e bloccare i pignoramenti”. Sono le parole di Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, che rilancia la preoccupazione del presidente regionale dell’Associazione generale delle cooperative italiane (Agci Sicilia), Michele Cappadona.

La richiesta

Amata lancia una proposta: “Permettere la rateizzazione delle cartelle esattoriali accumulate durante l’emergenza Covid per evitare milioni di notifiche tributarie che rischierebbero di condannare al tracollo definitivo imprese e famiglie”.

Milioni di cartelle esattoriali

Da mercoledì prossimo, riprenderà l’invio delle cartelle di pagamento e il recupero coattivo delle somme perché termina il prossimo 31 agosto il “congelamento” dell’attività di riscossione, durato 18 mesi e prorogato per nove volte da una serie di decreti dal “Cura Italia” al “Sostegni-bis”. “Si tratta di circa 20-25 milioni di atti, che saranno scaglionati a partire dai più arretrati, riferiti prevalentemente ai ruoli che gli enti creditori hanno affidato all’agente della riscossione a marzo dell’anno scorso – spiega Amata – Entro la fine dell’anno saranno notificate gradualmente circa 4 milioni di cartelle, che verranno recapitate al ritmo di 1 o 1,5 milioni al mese”.

Cartelle degli enti locali

“La ripresa delle operazioni di recupero riguarda anche le somme dovute ai Comuni e agli enti locali per le ingiunzioni già notificate. Le aziende vanno sostenute in questa fase estremamente delicata in cui hanno bisogno di denaro – sottolinea Amata – che ovviamente lo Stato non puo’ chiedere se vuole supportarle e farle sopravvivere. Siamo a uno dei tanti paradossi italiani”. Amata lancia un appello al governo nazionale: “Il governo Draghi si dia una mossa e venga incontro alle legittime esigenze delle imprese italiane e siciliane che non possono essere ulteriormente messe a dura prova dalla forza di uno Stato che ha il dovere di aiutarle, cosi’ come auspichiamo che il presidente della Regione Nello Musumeci difenda nelle opportune sedi istituzionali, promuovendo soluzioni e iniziative concrete, le imprese siciliane che sono ancora in piena crisi”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI