Giornata intensa all'aeroporto di Birgi| Riammessi i giornalisti nella base - Live Sicilia

Giornata intensa all’aeroporto di Birgi| Riammessi i giornalisti nella base

20.14 Si susseguono i decolli e gli atterraggi di caccia nella base di Trapani Birgi, ma c'è riserbo sul tipo di aeroplani. Dal Comando del 37/o Stormo, inoltre, per motivi di sicurezza non viene rivelata la destinazione degli aerei.
La crisi libica
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16-15 – Sono appena decollati dall’aeroporto militare Trapani Birgi altri tre Tornado. E’ invece rientrato alla base uno dei due caccia partiti questa mattina. Quello atterrato è presumibilmente un Tornado Ids che ha operato per rifornire di carburante in volo gli altri due, partiti precedentemente.

18,50 – Due caccia Tornado italiani sono appena rientrati nella base dell’Aeronautica di Trapani Birgi, presumibilmente al termine di una missione sulla Libia. Anche due F-16, forse impiegati per scorta, sono atterrati poco fa.

19,10 – Dopo i due Tornado e i due F-16 italiani, anche un terzo Tornado è stato visto rientrare nella base dell’Aeronautica di Trapani Birgi, presumibilmente al termine di una missione sulla Libia.

19,45 – Divieto di accesso ai giornalisti e televisioni alla base militare di Trapani Birgi dove è di stanza il 37/o stormo dell’Aeronautica Militare e da dove sono decollati gli aerei italiani impegnati nelle operazioni sulla Libia. La decisione è stata comunicata questa sera dal Comando della base. Anche intorno all’aeroporto la zona è off limits dopo che era scattata l’allerta ‘B-00’. Auto della polizia e carabinieri non consentono a curiosi di sostare nei pressi dello scalo militare. Per un’altra ora è stata consentita la sosta nel parcheggio adiacente.

20.07 Contrordine nella base militare di Trapani Birgi: è stato concesso di nuovo l’ingresso ai giornalisti e troupe tv, che poco prima erano stati allontanati.

20.14 Si susseguono i decolli e gli atterraggi di caccia nella base di Trapani Birgi, ma c’è riserbo sul tipo di aeroplani. Dal Comando del 37/o Stormo, inoltre, per motivi di sicurezza non viene rivelata la destinazione degli aerei.

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La diretta di ieri

8.24. Cacciabombardieri britannici Tornado hanno lanciato raid aerei sulla Libia. Lo ha annunciato oggi un responsabile del ministero della Difesa a Londra. raid aerei su diverse città libiche hanno ucciso 48 persone e ferito altre 150 in “aree civili”, è scritto in un comunicato delle forze armate libiche letto dalla tv di stato. La nota dice che sono state colpite le città di Tripoli, Sirte, Bengasi, Misurata e Zuwarah.

9.24. L’equipaggio di un rimorchiatore d’altura italiano è stato trattenuto nel porto di Tripoli da uomini armati: lo apprende l’ANSA da fonti qualificate, secondo le quali le persone a bordo sono otto italiani, due indiani e un ucraino. Il rimorchiatore d’altura bloccato nel porto di Tripoli è della società Augusta Offshore spa di Napoli.

10.02. I bombardamenti condotti dalle forze della coalizione anti-Gheddafi contro obiettivi militari libici su Tripoli e Bengasi, sono cessati questa mattina. Lo affermano testimoni e giornalisti secondo i quali all’inizio di giornata Tripoli e Bengasi – bastione della ribellione – appaiono calme. Gli abitanti che nella notte si erano rifugiati nelle case per i violenti bombardamenti della coalizione e delle forze di Gheddafi, cominciano a uscire per le strade.

10.38. ”La nostra scelta è irreversibile, assolutamente irreversibile. Andremo avanti fino a quando il regime non verrà rovesciato”. E’ questo l’obiettivo della comunità internazionale in Libia, secondo quanto riferisce il ministro degli Esteri Franco Frattini, che in un’intervista all’Avvenire ribadisce come in questo momento l’Italia non poteva ”defilarsi”: ”Questo è il momento della responsabilità. E confermare l’impegno italiano è stata la scelta giusta perché era in gioco il prestigio internazionale e non potevamo certo correre il rischio di essere marginalizzati”.

11.19. “La nostra terra sarà un inferno per voi”. Nuovo messaggio di Muammar Gheddafi contro la coalizione internazionale che sta attaccando la Libia. “Tutto il mondo vede – ha detto il Raìs in un discorso trasmesso dalla tv di Stato – che è in corso una guerra crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare”. Gheddafi sI è rivolto ai Paesi della coalizione chiamandoli “barbari” e parlando del “tradimento dell’Italia”.

12.00. Continua l’attacco della coalizione anti-Gheddafi. Le incursioni aeree delle forze francesi sono ricominciate. E non solo. Tre bombardieri decollati da una base negli Stati Uniti, hanno sganciato 40 ordigni su una delle principali basi aeree del colonnello Gheddafi. Lo rende noto l’emittente televisiva CBS.

15.33. L’aeroporto di Trapani Birgi verrà chiuso al traffico aereo civile a causa delle operazioni dell’aeronautica militare che riguardano la Libia. I voli saranno dirottati su altri aeroporti. Lo confermano all’ANSA fonti dell’Enac.

15.46. Non solo le basi, non solo la logistica, l’Italia scende direttamente in campo con otto aerei. Ospite di Lucia Annunziata su Raitre, Ignazio La Russa ha spiegato che i velivoli “si aggiungono agli altri assetti forniti dalle altre nazioni che partecipano e da oggi compiranno le loro azioni sotto un unico comando che è a Napoli”.

16.04. Gli otto italiani a bordo del rimorchiatore sequestrato a Tripoli sono quattro siciliani, tre campani e un laziale. Lo ha reso noto Mario Mattioli, amministratore delegato della Augusta Offshore spa, armatrice della nave.

16.29. “Siamo vicinissimi alle famiglie in questo momento delicato e stiamo operando al meglio”. E’ quanto ha dichiarato l’amministratore delegato di Augusta Offshore Mario Mattioli, in merito al sequestro del rimorchiatore Asso 22 con a bordo 11 persone di cui 8 italiane. “Credo che siano 4 siciliani, 1 del litorale laziale, un paio tra Ischia e Piano di Sorrento. La situazione la conosciamo tutti, ho bisogno di fare mente locale, entro fine pomeriggio dirameremo un comunicato stampa”, ha aggiunto Mattioli.

16.42. “Non siamo in guerra, ma all’interno di un’azione dell’Onu” dice il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Caccia danesi sono partiti da Sigonella.

16.59. Secondo fonti diplomatiche il rimorchiatore italiano trattenuto dai libici sarebbe stato fatto ripartire da Tripoli. A bordo ci sarebbero tre marinai di Pozzallo. Ecco i nomi: Salvatore Boscarino, 51 anni, Antonino Arena, di 35 e Giorgio Coppa, 33 anni.

17.21. Il rimorchiatore “Asso 22” ha lasciato il porto di Tripoli e si starebbe dirigendo verso una piattaforma petrolifera. E’ probabile che a bordo vi siano gli stessi armati che oggi hanno fermato l’equipaggio.

17.41. “Da ieri non sentiamo i nostri tre marittimi concittadini, Salvatore Boscarino, Antonio Arena e Giorgio Coppa. Tra gli uomini del rimorchiatore Augusta Offshore c’è anche un quarto siciliano. Sappiamo che stanno tutti bene ma chiaramente siamo molto preoccupati, così come le loro famiglie”. Lo ha detto il sindaco di Pozzallo, in provincia di Ragusa, Giuseppe Sulsenti.

18.17. ”Non sappiamo quale siano le intenzioni” dei libici sul rimorchiatore italiano con a bordo anche connazionali ma ”non possiamo escludere un sequestro”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini intervenendo telefonicamente alla trasmissione ‘Buona Domenica’ su Canale 5.

18.24. Il rimorchiatore Asso 22, fino alle 13 trattenuto nel porto di Tripoli, sta dirigendosi al largo, rotta Nord Ovest, con a bordo gli 11 membri dell’equipaggio e “persone che si sono dichiarate appartenenti ad autorità portuali e militari libiche”. Lo conferma in una nota la società armatrice Augusta Offshore che aggiunge: “Stanno tutti bene”.

19.14. Ancora mistero sul rimorchiatore fermato. L’armatore del rimorchiatore italiano sequestrato dai militari libici e diretto in queste ore verso una piattaforma petrolifera, ricostruisce la vicenda per quanto può. Alcuni dettagli farebbero presupporre un piano libico per impadronirsi della piattaforma. Nella nota si spiega che nel porto di Tripoli l’equipaggio ha ricevuto più visite da parte di “persone che si sono dichiarate appartenere all’Autorità portuale”. “Nel pomeriggio l’unità Asso 22 è uscita in mare per direzione sconosciuta, con persone a bordo che impediscono i contatti con l’armatore”. Lo ha dichiarato l’ammiraglio Domenico Picone, comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, in una conferenza stampa.

19.31. Nuovo attacco della coalizione a Tripoli. Le bombe sarebbero state sganciate sul bunker di Gheddafi. La contraerea risponde. Lo riferisce la Cnn.

19.56. L’esercito libico ordina il cessate il fuoco.

20.02. Un Tornado italiano è decollato dalla base di Trapani Birgi.

20.07. Due Tornado italiani sono appena decollati dalla base militare di Trapani Birgi dove c’è il 37/o comando dell’Aeronautica militare. Dalla base non hanno comunicato la destinazione dei velivoli.

20.20. Anche un terzo Tornado italiano è decollato da Trapani Birgi.

20.31. Sono sei i Tornado decollati da Trapani Birgi. Si occuperanno dei radar della contraerea libica.

20.42. Non è stato ancora rilasciato il personale del rimorchiatore sequestrato nel Porto di Tripoli. ”Non ci risulta”, ha detto all’ Ansa un portavoce della compagnia.

21.13. Lanciati in Libia 124 missili da crociera Tomahwak. Lo ha reso noto il vice ammiraglio Usa, Bill Gorney nel briefing di oggi al Pentagono, precisando che ”non ci sono più attività aeree delle forze del regime libico”.

21.41. Un elicottero della coalizione internazionale ha intercettato circa mezz’ora fa il rimorchiatore italiano Asso 22, sequestrato ieri pomeriggio a Tripoli. Alla vista dell’elicottero, il rimorchiatore ha invertito la rotta dirigendosi nuovamente verso il porto della capitale libica.

22.48. Missione compiuta per i Tornado Ecr italiani decollati da Trapani a partire dalle 20 per partecipare alle operazioni aeree sulla Libia: tutti sono appena tornati alla base.

8.55. E’ stato chiuso questa mattina al traffico aereo l’aeroporto civile di Trapani Birgi. L’ultimo aereo decollato questa mattina è stato quello per Baden Baden. Ieri l’ultimo aereo ad atterrare è stato quello da Milano-Bergamo delle 20 e 55. Nello scalo trapanese, a ridosso dell’aeroporto militare dove è di stanza il 37/mo Stormo dell’Aeronautica militare e da dove sono partiti ieri sera i Tornado per colpire la contraerea libica, le sale sono deserte. All’ingresso vi sono solo alcuni passeggeri arrivati qui per poi prendere i pullman della Ryanair che li condurrà allo scalo Falcone e Borsellino di Palermo. Intanto nella base militare la notte è passata tranquilla in attesa di nuovi ordini.

10.12. Il rimorchiatore d’altura italiano, Asso 22, con 8 italiani a bordo, bloccato ieri da uomini armati che si sono definiti appartenenti a forze militari di Gheddafi, ” é costantemente monitorato attraverso la strumentazione satellitare”. E’ quanto riferisce un portavoce della compagnia Augusta off shore. La nave, che si troverebbe nelle acque antistanti Tripoli, “dovrebbe essere in movimento – aggiunge – ma non si ha certezza sulla rotta”.

10.35 Cresce il riserbo sulle operazioni che potrebbero essere condotte nella base militare di Trapani-Birgi nell’ambito dell’operazione “Odyssey dawn”, scattata per ordine della Nato nei confronti della Libia. Dalle poche notizie che trapelano nella base che ospita il 37/mo Stormo dell’Aeronautica militare, i dati certi sono che in giornata atterreranno altri due Euro Fighter che si aggiungeranno ai quattro già arrivati ieri. Inoltre si alzeranno in volo gli F-16 e gli elicotteri per “normali operazioni di addestramento”. La segretezza sulle operazioni, sostengono alla base, nasce per garantire la riuscita della missione e la sicurezza dei piloti. I velivoli F-16 e Euro Fighter possono essere impiegati nell’ambito di operazioni aeree complesse per garantire la difesa degli altri velivoli impiegati nella missione contro eventuali aerei ostili. A Trapani-Birgi rimangono schierati i Tornado che ieri sono stati inviati in Libia per distruggere le controaeree avversarie.

12.21. “Ieri sera nella missione condotta in Libia abbiamo solo pattugliato la zona nei pressi di Bengasi ma non abbiamo ritenuto di lanciare i missili contro i radar”. Lo ha detto Nicola Scolari, 38 anni, uno dei tre piloti che ieri ha partecipato alla missione italiana contro la Libia. “Ieri sera – ha aggiunto Scolari – nella nostra missione abbiamo verificato sulla Libia se vi fosse la presenza di radar accesi e qualora ne avessimo avuto conferma li avremmo distrutti. Il nostro gruppo – ha raccontato Scolari – è di base a San Giuliano a Piacenza. I nostri sei Tornado sono rischierati a Birgi da alcuni giorni. Siamo specializzati nella soppressione delle difese aeree nemiche, attraverso dei missili che eventualmente dirigiamo sui radar. Siamo così in grado di neutralizzare queste minacce, anche se mobili”. “In questo modo – ha aggiunto – i bombardieri sono liberi di entrare in zone di guerra”.

16,00 – Quattro dei sei caccia F16 danesi, ospitati nella base di Sigonella (Ct), sono decollati oggi per una missione. Lo ha reso noto il comandante del 41/o stormo antisom, di stanza nella base siciliana dell’Aeronautica militare, colonnello Luca Tonello. Il comandante della base, che fornisce appoggio nell’operazione Odissey Dawn, ha reso noto che è giunto un pattugliatore francese Atlantic, che si aggiungerà agli Atlantic normalmente di stanza a Sigonella, per effettuare un controllo in mare e “per prevenire eventuali minacce e prestare soccorso agli immigrati”. E’ stato inoltre reso noto che la base ha fornito appoggio a due F18 proveniente da una portaerei statunitense, che opera nel Mediterraneo. Il livello di allerta sempre ‘Bravo plus’.

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