Il Pd va alla conta e la tensione nel partito è alle stelle. Fissata la data per il referendum che chiederà agli elettori di pronunciarsi sull’alleanza con il terzo polo, l’ala Cracolici-Lumia parla, come riferiscono i giornali di oggi, di congresso straordinario. L’aria è quella della resa dei conti con il segretario Giuseppe Lupo, ma gli ex margheritini di Innovazioni, che fin qui hanno marciato compatti con i cracoliciani, frenano. No al congresso straordinario e fiducia rinnovata al segretario Lupo, dice il senatore Nino Papania, uno dei leader dell’anima postdemocristiana del Pd siciliano.
Senatore Papania, voi non siete mai stati entusiasti circa il referendum. Adesso però c’è la data e la consultazione si farà. Siete pronti?
“La cosa migliore sarebbe stata non fare il referendum e lasciar decidere alla classe dirigente, che deve sapersi assumere le proprie responsabilità. Ma siccome quella di celebrare il referendum è una decisione presa dagli organi di partito, allora meglio farlo il prima possibile, così conosciamo il parere dei nostri elettori”.
E se prevalessero i no all’alleanza con Lombardo?
“Ne prenderemmo atto, io però credo che vinceranno i sì. Ma aggiungo: il segretario ha detto che voterà sì, quindi sul tema delle alleanze si è pronunciato. Se venisse sconfessato dagli elettori, il primo a essere sconfessato darebbe lui”.
Che ne pensa dell’ipotesi di un congresso straordinario?
“Mi sembra che non ci siano i tempi tecnici”.
Ma il segretario regionale Giuseppe Lupo ha ancora la vostra fiducia?
“Continuiamo a dargli fiducia perchè siamo soddisfatti dalla posizione politica che ha preso, quella di sostegno all’alleanza larga. Lupo ha dichiarato che voterà sì a tutti i referendum, questo fa chiarezza sulla linea del partito”.
Sì, però a Palermo Lupo ha promosso la candidatura di Rita Borsellino, che va in tutt’altra direzione rispetto all’alleanza con il terzo polo…
“Io immagino che quando Lupo ha contattato Rita Borsellino sapesse delle sue idee a proposito di Lombardo. E viceversa. Penso che Lupo punti a un apparentamento col terzo polo al secondo turno. Non so se questo coincide con le intenzioni con la Borsellino”.
Ma che impressione vi fa, dopo tanti sforzi per allearvi col terzo polo, apprendere dal leader dell’Udc Gianpiero D’Alia che il terzo polo in Sicilia non esiste?
“Io immagino che D’Alia abbia inteso mettere in discussione tutto perché non era soddisfatto del rapporto con lombardo e non era soddisfatto del Pd, sta a noi fare un’opera di ricucitura”.
Insomma, secondo lei il rapporto non è irrimediabilmente perduto?
“No, è in discussione. Ho visto anchle dichiarazioni di Briguglio, c’è voglia di confrontarsi. Io penso che con una larga alleanza con il terzo polo vincerebbe le elezioni dappertutto”.
Ma non trova che su questa strada un ostacolo importante sia rappresentato dal presidente della Regione e sul suo modo di gestire il governo?
“Il fatto che Lombardo dia la sensazione, e non solo la sensazione, di tenersi un governo del presidente è un elemento negativo dal punto di vista delle alleanze. Ciascuno di noi deve fare un passo”.
Ma Lupo dice che di governo politico non se ne parla…
“No, ha detto che i politici non vanno in giunta fin quando non ci sono le elezioni. Ma ci si può assumere la responsabilità politica di una coalizione anche senza entrare con politici in giunta. Tutti i governi sono politici”.