PALERMO – L’intesa c’è, manca solo la firma. L’accordo di base per la Gesip, raggiunto oggi a Roma al termine di una riunione tra il Ministero del Lavoro, la Regione Sicilia e l’Amministrazione del capoluogo, ricalca il piano quadriennale formulato da Palazzo delle Aquile. Un incontro al quale, oltre al ministro Elsa Fornero, hanno partecipato anche il governatore Rosario Crocetta, l’assessore regionale al Lavoro Ester Bonafede, il sindaco Leoluca Orlando, il vicesindaco Cesare Lapiana, l’assessore comunale al Bilancio Luciano Abbonato e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
All’intesa dovrà seguire adesso la firma di un protocollo tra Regione, Comune e Inps. Una riunione a questo scopo “sarà convocata entro l’8 aprile – rende noto la Fornero – presso il Ministero del Lavoro”. Dopodiché toccherà a Crocetta convocare le parti sociali per rinegoziare l’accordo quadro sugli ammortizzatori sociali inserendo anche la cassa integrazione in deroga per la Gesip dall’1 gennaio al 30 aprile.
L’intesa prevede che gli ex operai della partecipata restino alle dipendenze del Comune per “attività di pubblica utilità”, risultando sospesi dal lavoro. Percepiranno 900 euro lordi mensili, per 20 ore settimanali, più “la contribuzione figurativa e gli assegni al nucleo familiare che rimarranno a carico dei fondi già disponibili presso la Regione per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. Il Comune – spiega ancora il ministro – si farà carico di costituire, a favore dell’Inps, la provvista finanziaria per l’erogazione dell’indennità”.
Nella nota del Dicastero di via Veneto non viene specificato per quanto tempo sarà valido l’accordo. E pertanto la stipula del protocollo, prevista a questo punto per la prossima settimana, risulterà decisiva per stabilire i dettagli che ancora mancano alla concreta applicazione del piano.
Non c’è pace, tuttavia, tra le sigle sindacali e mentre Salvo Barone di Asia accusa Cgil, Cisl e Uil di aver contribuito allo slittamento della firma dell’accordo, Mimma Calabrò di Fisascat Cisl, commenta cautamente: “Aspettiamo di vedere le carte per pronunciarci. Comunque è stato un passo in avanti importante, un approccio decisamente positivo, vedere finalmente, per la prima volta dopo mesi, tutte le istituzioni e le parti sociali sedute allo stesso tavolo”.
Tacciono al momento Comune e Regione. Luciano Abbonato non si esprime sull’incontro, limitandosi a dire che “il Comune si attiene al comunicato diffuso dal ministero, così come la Regione, così come concordato durante l’incontro”, l’assessore h tuttavia confermato l’esistenza di una linea comune, nonostante il diplomatico silenzio per evitare che la più piccola sbavatura possa mettere a rischio un’intesa raggiunta con tanta fatica e dopo tante polemiche. Da Palazzo delle Aquile confermano comunque che “c’è tutto l’impegno e l’interesse affinché il rientro in servizio sia a partire dal 2 maggio”.