ROMA – Si chiama Giuseppe Giangrande, ha 50 anni, è un carabiniere in servizio al Sesto battaglione Carabinieri Toscana, che ha sede nella caserma Baldissera di lungarno Pecori Giraldi a Firenze. E’ uno dei due carabinieri feriti durante la sparatoria di questa mattina davanti a Palazzo Chigi, proprio mentre al Quirinale, si stava tenendo il giuramento del presidente e del Consiglio dei ministri.
Un uomo, Luigi Preiti, vestito in giacca e cravatta si è recato in piazza Colonna, proprio di fronte al palazzo governativo e ha fatto fuoco con una Beretta calibro 7.65 con matricola abrasa. Molti i colpi sparati, sei o sette, secondo fonti giornalistiche, ma trai testimoni c’è chi ha sentito anche otto, dieci esplosioni. Giangrande, monrealese residente a Prato, vedovo, con una figlia di 23 anni, è stato ferito al collo, il suo collega, Francesco Negri, alla gamba. I due non sarebbero in pericolo di vita, ma le condizioni del militare di Monreale sarebbero serie.
L’attentatore, residente in Piemonte, ma di origini calabresi è stato subito immobilizzato dalle forze dell’ordine, ma ha avuto il tempo di svuotare un intero caricatore di colpi. Ferita da una scheggia anche una passante, una donna incinta, che però ha riportato solo ferite di lieve entità. Preiti aveva perso il proprio lavoro da poco e pare fosse alla ricerca di un gesto eclatante.
Giangrande è giunto cosciente all’ospedale Umberto I, trasportato da un’ambulanza del 118. I medici hanno estratto prontamente il proiettile, che, secondo l’ultimo bollettino medico ufficiale, ha leso la colonna vertebrale. Secondo quanto dichiarato dai medici dell’ospedale romano si tratta di “una lesione importante, ma ancora da valutare per stabilire l’effettiva gravità”. La prognosi è riservata.
Sconcerto e grande tristezza alla caserma Baldissera, dove sono in servizio il Giuseppe Giangrande e Francesco Negri, rispettivamente brigadiere e carabiniere scelto. Poca voglia di parlare fra i colleghi dei due militari – molti stanno andando a Roma per star loro vicino – che li definiscono “due bravissimi ragazzi, che si sacrificano. Questo – viene spiegato – è un lavoro che si fa solo con la passione, é un mestiere che chiede molto, che ti tiene lontano dalla famiglia e dagli affetti. Qua condividiamo tutto, esperienze di vita, tensioni, ansie e gioie”. Il contingente toscano era arrivato a Roma da qualche giorno “siamo a disposizione del Comando generale – viene aggiunto – che ci impegna non solo in Toscana, ma laddove ci sia bisogno: dalle emergenze di Lampedusa a quelle per la Tav, al servizio pubblico durante le partite”.
Intanto dall’Umberto I giunge la notizia che Giangrande sarà sottoposto a un intervento neurochiurgico per tentare di porre rimedio alla lesione vertebrale del militare, che potrebbe comprometterne la mobilità. Giangrande è stato visitato anche dal senatore Pd Ignazio Marino, che ha dichiarato: “La situazione è molto grave. Il paziente è sottoposto a un intervento neurochirurgico ed è paziente è assistito da un respiratore automatico”.
La moglie di Giangrande è morta a gennaio per una malattia. I vicini di casa descrivono la famiglia come molto gentile e cordiale, ma riservata. L’abitazione dove vive Giangrande, a Prato, è chiusa. La figlia, 23 anni, è partita da Roma qualche ora fa, appena saputo del ferimento del padre.
AGGIORNAMENTI
L’intervento chirurgico è iniziato, durerà circa 2 ore. La prognosi resta riservata. Dopo l’intervento emaneremo un secondo bollettino. L’intervento è per verificare se ci sono state lesioni al midollo e alla circolazione”. Lo ha detto il direttore sanitario del Policlinico Umberto I Amalia Allocca, in merito alle condizioni del carabiniere Giuseppe Giangrande. “Quali conseguenze? E’ presto per dirlo, sarebbe un azzardo – ha risposto – aspettiamo di vedere. Entro le 19 ci sarà altro comunicato”.
La figlia e altri due parenti di Giuseppe Giangrande sono arrivati al Policlinico Umberto I di Roma. Scortati, e tenuti abbracciati da alcuni alti ufficiali dei carabinieri, la figlia del militare, e una coppia di mezza età. I tre si sono avviati verso la direzione dell’ospedale. La ragazza è entrata nell’ospedale senza dire nulla e visibilmente scossa.
IL BOLLETTINO MEDICO
“Il paziente a seguito degli accertamenti eseguiti che hanno confermato un interessamento importante del midollo spinale, è stato sottoposto a intervento neuro chirurgico d’urgenza di laminectomia decompressiva (c4-c6) asportazione dei frammenti ossei”. E’ quanto detto nel bollettino medico. “La prognosi rimane riservata per 72 ore quoad vitam. IL paziente ha subito un danno midollare importante i cui esiti saranno valutati successivamente. Il paziente è ora ricoverato in terapia intensiva neurochirurgica”.
La figlia del brigadiere Giuseppe Giangrande ha potuto visitare il padre ricoverato nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica del Policlinico Umberto I di Roma. Alla ragazza, accompagnata dai vertici dell’Arma e dal direttore sanitario Amalia Allocca, è stato concesso in via eccezionale di poter vedere di persona il padre, tuttora in prognosi riservata. La ragazza, visibilmente provata é apparsa ‘molto forte’.
AGGIORNAMENTO. 29 aprile 11.41.
Resta riservata la prognosi di Giuseppe Giangrande, il carabiniere ferito gravemente ieri davanti a Palazzo Chigi. ”Il paziente resta sedato, intubato e ventilato meccanicamente e nelle prossime ore verrà fatta una valutazione clinica”, secondo il bollettino medico dell’Umberto I. ”Siamo moderatamente ottimisti, il paziente in qualche modo interagisce. Le indicazioni sono per una reazione”, ha detto il direttore sanitario Amalia Allocca. Nessuna previsione sulla mobilità futura di Giangrande.
AGGIORNAMENTO 29 APRILE 18.20
“Le condizioni del paziente restano stazionarie nella gravità”. Così recita il nuovo bollettino medico sulle condizioni di Giuseppe Giangrande precisando che “la sedazione è stata progressivamente sospesa e il paziente si è dimostrato risvegliabile, vigile, lucido e in grado di respirare autonomamente per un breve periodo”. Nel bollettino medico emesso dal Policlinico Umberto I si precisa anche che “sono presenti segni di danno midollare ai quattro arti”. “Il paziente è stato in seguito posto sotto sedazione e supporto ventilatorio – conclude il bollettino – la prognosi resta riservata”.