PALERMO – Nella giornata di oggi, forse la più importante del governo Schifani che era chiamato a respingere, come accaduto, la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione, il presidente dell’Ars Gaetano Galvango ha ricevuto la notizia della richiesta di rinvio a giudizio per lui e per altre cinque persone.
Al termine della votazione tenutasi a Sala d’Ercole, Galvagno ha incontrato la stampa e parlato proprio di questa richiesta avanzata dalla procura: “Delle due ipotesi di corruzione, una di questa è già stata archiviata, quella inerente il capodanno di Catania, quindi la vedo assolutamente favorevolmente”, ha spiegato.
“Certo – ha aggiunto – mi dispiace che sia rimasta ancora in piedi questa ipotesi di peculato per l’utilizzo dell’auto, ci auguriamo di poter chiarire quanto prima. Valuterò – ha continuato l’esponente di Fratelli d’Italia – quella che è anche la voglia di voler chiarire quanto prima, quindi sto valutando anche quello che può essere un giudizio immediato. Questa è la posizione e siamo abbastanza sereni di poter dimostrare tutto quello che, magari, non siamo stati bravi a dimostrare prima o, comunque, che avremo certamente voglia e bisogno esigenza di poter chiarire quanto prima i fatti che sono rimasti contestati”.
“Ricordo – ha concluso – che sono cadute tutte le utilità personali, non c’è nulla che riguardi la mia persona e mi auguro quanto prima di poter risolvere”.

