Cosa hanno trovato infine? Due biciclette, un contenitore d’immondizia, pneumatici, cerchioni d’automobili, dissuasori in ferro, pezzi di ringhiere: sono solo alcuni dei “reperti” recuperati nel porticciolo di Mondello, nella borgata marinara di Palermo, in due giorni dalle associazioni “Medusa Mondello”, “Orca” e “Diportisti Mondello lido”. In totale – spiegano i volontari che si sono radunati nel week end – sono state raccolte sette tonnellate di detriti estratti dai fondali.
Sono stati una cinquantina i sommozzatori dell’Orca impegnati che, assieme ai circa cento volontari delle altre due associazioni, hanno riempito lo scarrabile fornito dall’Amia. Sotto la supervisione dell’equipaggio di una motonave della Guardia di Finanza e con l’ausilio dei sanitari di un’ambulanza, le operazioni sono iniziate prima in mare e poi a terra. Insomma, non è stato tralasciato niente. È stato estratto di tutto – raccontano – mezza tonnellata di bottiglie in vetro, plastica batterie ancora cariche d’acido sia d’auto che da camion, contenitori pieni di vernici e solventi ed un certo numero di piatti e piattini.
“Siamo contenti per il successo di questa due giorni – ha detto il vice presidente dell’associazione “Medusa Mondello”, Giuseppe Lo Bianco – ma allo stesso tempo preoccupati per condizioni dei nostri fondali e la salute del nostro mare”.
“Oggi si è chiusa un’importantissima pagina di tutela dell’ambiente – ha aggiunto il presidente di “Medusa Mondello”, Dimitri Strazzeri – ma speriamo che costituisca solo la prefazione di un libro ancora tutto da scrivere, magari con duemila mani diverse”.
