Edilizia palermitana in crisi | In calo operai e aziende attive - Live Sicilia

Edilizia palermitana in crisi | In calo operai e aziende attive

Dopo un paio di trimestri con indicatori col segno più torna una lieve flessione.

I dati della Cassa edile
di
4 min di lettura

PALERMO – La lunga crisi del settore edile a Palermo non è ancora finita. Dopo due trimestri di segnali di ripresa, la primavera e l’estate tornano a far segnare dati in negativo nel comparto. Secondo i dati della Cassa edile di Palermo (pubblicati nell’ultimo numero di Sbc News), infatti, il numero degli operai e delle imprese iscritte nel periodo compreso tra aprile e luglio 2016 è in flessione rispetto allo stesso periodo del’anno precedente, quando si era registrato un incremento. Ad aprile 2016, infatti, il numero degli operai iscritti si attesta a 5.949 rispetto ai 6.159 dello stesso mese dell’anno precedente, 210 unità in meno che rappresentano una flessione del 3,41 per cento degli operai attivi registrati dalla Cepima. Un trend in discesa che viene confermato anche a maggio e giugno, dove rispettivamente gli operai attivi seppur crescendo a 6.062 e 6.098, confrontati con lo stesso periodo dell’anno precedente sono in flessione (-3,99 per cento a maggio, e -6,64 a giugno). I dati del 2015 erano stati positivamente inflienzati dal cantiere per il tram di Palermo, che è stato ultimato. Il trend continua a essere negativo rispetto al 2015 anche nei mesi estivi. A giugno gli operai iscritti alla Cassa edile continuano a crescere in valore assoluta rispetto al mese precedente fino a toccare quota 6.098 ma sono 434 in meno rispetto ai 6.532 dello stesso mese del 2015 (-6,64 per cento). La stessa tendenza continua nel mese di luglio 2016, coincidente con la consegna del cantiere del tram di Palemro nell’anno precdente, dove il gap rispetto al luglio 2015 si attesta a 673 operai, che rappresentano il 10,15 per cento in meno.

L’andamento negativo degli operai attivi è strettamente correlato al dato delle imprese, che nello stesso periodo di rfierimento (aprile-luglio) confrontato con l’anno precedente fa registrare nel 2016 un decremento di 80 imprese ad aprile (-5,39 per cento), 98 a maggio (-6,43), 140 a giugno (8,97 per cento in meno) e per finire 177 a luglio (-11,20 per cento). Di conseguenza, anche i dati sulle ore ordinarie e la massa salariale risentono nell’ultimo quadrimenstre preso in esame di questo andamento negativo che caratterizza la seconda parte del 2016. In particolare, per quanto attiene alle ore ordinarie, ad aprile 2016 sono state registare 732.480 ore, una flessione del 3,87 per cento rispetto ad aprile 2015. Dato che però torna a fare segnare un incoraggiante segno più a maggio, quando sono state registrate 804.871 ore ordinarie rispetto alle 763.572 dell’anno precedente, con una percentuale positiva del 5,41 per cento. È a giugno e a lugli che le ore lavorate fanno segnare un dato negativo rispetto al 2015 e rispettivamente -7,32 per cento e -17,53 a luglio. Anche la massa salariale fa registrare dati in negativo con l’ecezione del mese di maggio, quando si apprezza un inceremento del 6,49 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Negli altri mesi, invece, il raffronto con lo stesso periodo del 2015 fa emergere un saldo costantemnete negativo: -7,16 ad aprile, -6,10 a giugno e -17,44 per cento a luglio. Insomma, dai dati emerge un quadro che torna a destare preoccupazione dopo i segnali di ripresa degli ultimi msei.

“La lunga crisi del settore edile non è ancora finita, ma i segnali dei mesi precedenti di suggeriscono un cauto ottimismo. Le occasioni legate al Patto per Palermo e al rilancio delle infrastrutture cittadine e nella provincia possono rappresentare un’occasione di rilancio. Sta adesso alle Istituzioni non perdere questo treno e cogliere la voglia di fare delle imprese sane del territorio. Dopo anni bui, con cifre costantemnete negative, il mondo dell’edilizia palermitana non vuole e non può perdere la speranza. Ma i dati degli utlimi mesi rappresentano un campanello d’allarme che non può essere trascurato dalle istituzioni”, commenta il presidente della Cassa edile di Palermo Salvo Russo. Secondo il quale è necessario che le opere che dovranno essere finanziate dal Patto per Palermo, presentato nei mesi scorsi dal premier Matteo Renzi, non incappino in ostacoli burocratici che ne rimandino l’avvio. “Come abbiamo detto più volte, è necessario oggi più che mai che le grandi opere di cui, non solo il comparto edile ma tutta la città di Palermo necessita, procedano spedite”.

Il vicepresidente della Cepima Antonino Cirivello (Filca Cisl) sottolinea come le sorti del comparto palermitano siano legate a doppio filo con quelle delle grandi opere il cui iter travagliato fin qui ha comportato ragioni di preoccupazione per il futuro: “Al futuro del passante ferroviario – dice Cirivello – sono appese le vite di circa 300 operai e la mobilità cittadina. Il nostro auspicio è che Sis e Rfi raggiungano un accordo che sia duraturo e con basi solide, per evitare ulteriori problemi”. Altra grande opera da monitorare con attenzione è l’anelo ferroviario: “I lavori hanno subito i contraccolpi legati alla nota vicenda della Tecnis. Oggi il peggio sembra passato”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI