L’Italia corre verso l’abolizione delle monetine da 1 e 2 centesimi grazie a una proposta di legge del Pd che ha già superato lo scoglio della Camera, dove è stata approvata alla fine maggio, ma che si sta arenando al Senato. Il testo ha riscontrato forti opposizioni sia dal Codacons che, in sede di Commissione Finanze, da altri partiti come Forza Italia. La questione su cui nascono forti perplessità riguarda l’utilità reale di tale provvedimento e il dispendio di risorse economiche per far sì che tali monetine non vengano più prodotte.
Un punto su cui si sta discutendo ha a che fare con l’appunto del Codacons per cui questa iniziativa potrebbe portare ad un aumento dei prezzi che colpirà i cittadini con il reddito più basso o potrebbe favorire soltanto certe categorie di consumatori.
Ma il Pd continua a insistere sull’eliminazione dei centesimi di taglio minore e si fa forza sull’esempio di quanto già fatto in altre nazioni come Finlandia (2002), Olanda (2004), Irlanda(2010) e Belgio (2014). Per il governo, infatti, i risultati sono stati notevoli soprattutto in ambito economico e sono stati fortemente voluti anche dall’associazione dei consumatori.