PALERMO – Tre scafisti erano tra i migranti sbarcati ieri al porto di Palermo. Si tratta di un libico, un siriano e un cittadino della Guinea Bissau, fermati dalla polizia e dalla guardia di finanza con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Sono ritenuti gli scafisti di un gommone con a bordo 93 migranti, in prevalenza pakistani, partiti dalla Libia e soccorsi dalla nave della Marina militare spagnola “Santa Maria”, che ieri ha condotto nel capoluogo siciliano complessivamente 210 persone, tra cui venti minori e due donne in stato di gravidanza, soccorse nel Canale di Sicilia nel corso di quattro diverse operazioni.
Le indagini condotte dagli agenti della squadra mobile e dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria e della stazione navale della guardia di finanza, attraverso i racconti di alcuni compagni di viaggio ha permesso di individuare i tre uomini. I testimoni della lunga traversata hanno raccontato agli investigatori le condizioni disumane in cui sono stati costretti a lavorare, senza alcun compenso, prima di poter intraprendere il viaggio a bordo di imbarcazioni fatiscenti.
“I racconti degli stranieri – spiegano dalla questura – hanno dato la misura delle difficoltà e della precarietà del loro viaggio, ma anche delle condizioni di approssimazione dei natanti e dei loro conducenti, spesso ‘reinventati’ timonieri senza alcuna preparazione in materia”.