“Scudetto possibile? Perché no? Basta avere Padre Pio in porta e Gesù in attacco”. Fabrizio Miccoli ci scherza un pò su, e così risponde al tormentone innescato dalle parole del nuovo tecnico rosanero. Walter Zenga provoca e stuzzica. E il Romario del Salento non si fa sfuggire l’occasione: “Al di là della battuta – dice a Stadionews – mi piace la mentalità vincente del mister. Visto che abbiamo le possibilità e siamo un’ottima suadra, il mister non ha esagerato. Non so se vinceremo lo scudetto, ma sicuramente vogliamo andare più avanti possibile”.
Più avanti possibile. Che vuol dire molto. Potrebbe voler dire Europa, magari quella delle “grandi”. O un passo oltre i risultati ottenuti da Ballardini e, prima ancora, da Guidolin. Ma, al di là degli obiettivi della squadra, ci sono quelli dell’attaccante che spera di migliorare l’ottimo score della passata stagione: “Al di là dei gol fatti – precisa Miccoli – ho fatto tantissimi assist. Migliorare la scorsa stagione, è difficile. Ci proverò. La squadra è forte, dobbiamo cercare di migliorare tutti. Io cercherò di superare i 14 gol, ma non mi va di pensare a me. Io voglio pensare prima alla squadra e poi a me”
Eppure, i destini della squadra e quelle del fuoriclasse rosa sono ogni anno sempre più stretti, più intrecciati. Al punto da far pensare a un Miccoli capitano del Palermo: “La fascia? – si schermisce il giocatore – è un discorso che non è stato ancora tirato fuori da nessuno. Se davvero fosse così, sarei orgoglioso. In assenza di Fabio, lo scorso anno, l’ho portata ed ero orgoglioso. A Catania Zenga ha fatto ruotare tanti capitani, ma credo che qui non sarà così”.
Al di là della fascia di capitano “a turno”, l’arrivo di Zenga coinciderà con molte novità, anche tattiche, rispetto all’era Ballardini:“Il mister – dice Miccoli – conoscendolo, lo apprezzo sempre di più. Penso che abbiamo tutte le possibilità di fare un grande campionato. Mi metterò in condizioni di farmi trovare sempre pronto. Con Ballardini il rapporto era eccezionale, mi ha trattato come io voglio essere trattato. La vita cambia, adesso si volta pagina e si ricomincia senza alcuna problema”
E si ricomicerà con una rosa molto vicina a quella dell’anno scorso. Pochi arrivi, tra cui quello di Pastore: “Partire con la stessa ossatura dell’anno scorso – spiega Miccoli – è un vantaggio per noi. Pastore non l’ho visto, ma ho sentito tanti pareri su questo ragazzo e sembra un ottimo giocatore. Importante che arrivino giocatori importanti, che hanno voglia di palermo e che non vogliono andare via. Spero che sia all’altezza e ci possa dare una mano”
Infine una dichiarazione d’amore rivolta ai tifosi e alla città: “Io bandiera del Palermo? Sì, era quello che volevo sin da quando sono arrivato. Questo è ormai il mio terzo anno. Spero di raggiungere la fine del contratto e di restare qua. Qui sto bene, ho trovato il mio ambiente. Mi trovo bene. Mi sento l’anima della squadra, come altri”. Parla già da capitano, il Romario di Palermo.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo