CATANIA. Con la costituzione di parte civile dei familiari di Melania Vinci si è aperta, davanti al gup di Catania Santino Mirabella, l’udienza preliminare del processo per l’omicidio stradale della 35enne giarrese. A rappresentare in aula Maria Vinci e Giuseppe Di Bella, la madre ed il marito della giovane vittima, quest’ultimo anche nell’interesse dei due figli minori, il legale Michele Pansera.
I difensori di fiducia dell’imputato, il 23enne di San Giovanni La Punta Nazareno Agatino Garozzo, hanno avanzato richiesta di accesso ad un rito alternativo, in primis il patteggiamento. Una prima istanza non avrebbe trovato il parere favorevole del pubblico ministero Francesco Brando, titolare delle indagini. La difesa punta anche alla copertura integrale della somma chiesta a titolo di risarcimento del danno, pari ad un milione e mezzo di euro. In assenza di accordo i difensori del 23enne chiederanno il 16 gennaio, data fissata per la prossima udienza, il rito abbreviato.
LO SCHIANTO. E’ deceduta sul colpo nell’agosto dello scorso anno Melania Vinci mentre viaggiava a bordo della propria auto, una Suzuki Ignis, lungo la statale 114 a Giarre. La donna, moglie e madre di due figli, stava raggiungendo quel giovedì mattina, come ogni giorno, il posto di lavoro. Fatale le è stato l’impatto frontale, lungo la propria corsia di marcia, contro un’Audi A4, condotta da un 22enne. Vani i tentativi di rianimare la 35enne da parte dei sanitari del 118. Il giovane viene iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale.
