CATANIA – Di male in peggio. Non migliora, piuttosto il contrario, la situazione del trasporto pubblico a Catania dove, a causa della grave condizione economica dell’Amt, gli autobus circolano in numero ridotto. Oggi, stando alle comunicazioni dei sindacati di categoria, in stato di agitazione da mesi, sono usciti appena 52 vetture, su un totale di 120 mezzi, ma soprattutto, sono state soppresse ben 17 linee, tra cui le circolari 431 rossa e iil 4-7 che porta a Cibali.
Un dramma per i cittadini che stanno subendo il disservizio, con attese di un’ora e autobus stracolmi. “Oggi l’attesa è stata lunga – afferma un cittadino di Librino – e l’autobus era così pieno che l’autista ha evitato di passare dal parcheggio Fontanarossa perché sul mezzo non entrava uno spillo”. Una deviazione fatta forse anche per evitare che la rabbia dei cittadini potesse – come già successo in passato – trasformarsi in violenza.
In questo momento, dopo un vertice mattutino che si sarebbe tenuto a Palazzo degli elefanti con il primo cittadino, l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando è in azienda a per capire il da farsi. “Urge una soluzione – tuona Aldo Moschella della Cisal, in protesta da tempo insieme alle sigle FILT CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FAISA – E che sia definitiva. In questo momento – conclude – stanno solo mettendo acqua in un secchio bucato”.
AGGIORNAMENTO
L’assessore al Bilancio del Comune di Catania, Giuseppe Girlando, ha incontrato una rappresentanza di sindacalisti all’interno dell’azienda. Il delegato del sindaco Bianco ha chiesto ai vertici aziendali di fornire tutti i dati relativi alla situazione economica della società di trasporto pubblico, in modo da poter preparare un piano di risanamento. “Siamo condizionati dalla posizione della Regione – afferma – alla quale chiediamo di dare seguito agli impegni presi. Se non dovesse succedere nulla, insieme all’Amt elaboreremo un modo per trovare una soluzione”.
