Consoli conclude il mandato:| "Bilancio positivo, sempre pronto" - Live Sicilia

Consoli conclude il mandato:| “Bilancio positivo, sempre pronto”

Monsignor Gaetano Zito, vicario per la Cultura: "Necessaria una riflessione che duri tutto l'anno". A causa della pioggia è saltata la tradizionale processione con i fedeli che portano a spalla la patrona catanese intorno alla piazza Duomo.

ottava di sant'agata
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CATANIA – Il busto reliquiario è da stamani esposto per l’adorazione dei fedeli. È l’ottava. La cattedrale è gremita e così sarà per tutto il giorno. Le messe si susseguono ad ogni ora. Alle ore 19.00, è stato l’arcivescovo Salvatore Gristina a presiedere la celebrazione liturgica. A causa della pioggia, dopo, è saltata la tradizionale processione con i fedeli che portano a spalla la patrona catanese intorno alla piazza Duomo. Sant’Agata è rimasta al riparo dentro la Cattedrale. Infine, gli spettacolari fuochi pirotecnici e la sfilata delle candelore illuminate. Ma con la ricorrenza di oggi si concludono i festeggiamenti di febbraio. “Un bilancio positivo” per monsignor Barbaro Scionti, parroco della Cattedrale e vicario per la festa. Che spiega ancora: “La giornata di oggi serve per proiettarsi oltre la stessa festa”.

Si conclude quindi anche il mandato del maestro del fercolo Claudio Consoli. Una parentesi segnata dall’inedita doppia investitura da parte dell’arcivescovo e del sindaco. Tutto ciò in attesa che l’intera macchina dei festeggiamenti possa essere regolamentata da una fondazione ad hoc. Intanto, anche per il giovane capo vara il bilancio è con il segno più. “Credo sia andato tutto bene – spiega a LiveSicilia – . La festa si è svolta in tranquillità. I fedeli hanno dimostrato grande devozione e compostezza”. Consoli entra anche sul nodo del rispetto dei orari delle processioni: “Prescindendo che non ci sia una determinata tabella di marcia – sottolinea – sono stati nella norma. Anzi, forse abbiamo anticipato qualcosa durante il rientro”. Sulla nomina del prossimo maestro non intende però lanciare candidature o concedersi un voto in pagella. Per lui resta tuttavia la disponibilità per un nuovo incarico: “Sono sempre pronto al servizio per Agata e per la città di Catania”.

Guarda la futuro anche monsignor Gaetano Zito, vicario diocesano per la Cultura. Da mettere in agenda c’è una riflessione su Agata da sviluppare durante tutto l’anno: “Da tempo – spiega – vado dicendo che c’è l’esigenza di cominciare a parlare della santa non dico dal 7 ma almeno dal 13 febbraio. Ogni anno la festa è accompagnata da polemiche e discussioni. Si va dagli orai di rientro del fercolo, dalla cera, alle candelore. In questi anni stiamo assistendo a una crescita della dimensione religiosa della festa. Una più ampia riflessione non può prendere il via dalla fine di gennaio, quando la festa è già pronta. Discutere mano a mano di questo evento favorirebbe un maggior senso di responsabilità, dando un contributo affinché la sensibilità su certi aspetti possa crescere gradatamente”.

Perché questa esigenza? “Non possiamo avere una festa – spiega ancora Zito – che tenga i ritmi e la struttura dei secoli passati in una città che è mutata. Almeno dal punto di vista dell’esteriorità e del percorso. Il tema della legalità – aggiunge – non può essere affrontato alla fine di gennaio”. Il monsignor ha ben chiara anche la modalità del dibattito: “Bisogna ragionare, senza preconcetti, senza dire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Alcuni aspetti che spesso vengono condannati, penso al trasporto della cera, hanno il più delle volte motivazioni molto forti. La sfida è mutare la forma ma non le motivazioni, consentendo maggior serenità e legalità nelle forme esteriori”.

 


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