CATANIA – Il Maas esce indenne dalla maratona della finanziaria. E ora Toti Lombardo, parlamentare regionale del Partito dei Siciliani, ha in cantiere una proposta da presentare al Governo Crocetta per rimettere sul mercato una parte delle quote della società consortile di cui detenie il 95 per cento. “E’ una proposta – afferma Lombardo a LiveSiciliaCatania – di cui abbiamo già parlato in maniera informale con l’assessore Bianchi e nelle prossime settimane lo ufficializzeremo”.
Il Partito dei Siciliani, insomma, scalda i motori per trasformare ogni risorsa in nuove prospettive di sviluppo. Ma andiamo per ordine. Intanto Toti Lombardo tende a precisare che la mancata soppressione del Mercato Agro Alimentare Siciliano, paventata dal Governo Regionale in finanziaria con il riordino delle partecipate ed in particolare con la cancellazione della Macro Area che riguardava l’agroalimentare “avrebbe significato – spiega – la revoca del mutuo del Cipe (milioni di euro) che sono serviti alla realizzazione del Maas e anche alla sua sostenibilità finanziaria”.Tra le clausole per era previsto che il Maas doveva essere a maggioranza a partecipazione pubblica: oggi la Regione come detto detiene il 95%. “Abbiamo fatto presente questo aspetto – sottolinea Lombardo – al Presidente Crocetta e all’assessore Bianchi, carte alla mano”. Strade, insieme agli interventi di Articolo 4, che hanno scongiurato la soppressione del Maas.
Per Toti Lombardo però bisogna guardare oltre, ecco perchè sono al lavoro con il proprio gruppo parlamentare per una proposta di alienazione delle quote che “porterebbero nuovi capitali al Maas con il beneficio dell’entrata in campo dei privati, tutto questo assicurando la maggioranza pubblica e dunque lasciando alla Regione la quota del 51% in modo da non perdere il mutuo del Cipe”.
Soddisfatto Lombardo anche per un altro aspetto della finanziaria. “Siamo riusciti a salvare – afferma – un fondo di tre milioni di euro destinato a sostenere le giovani coppie per l’acquisto della prima casa, il fondo serve a coprire la parte del tasso in conto interesse del prestito che è sempre quella maggiormente gravosa”.
