Gli esami non finiscono mai: |Gli studenti bocciano Recca - Live Sicilia

Gli esami non finiscono mai: |Gli studenti bocciano Recca

I responsabili provinciali delle principali associazioni universitarie bocciano l'operato del rettore Antonino Recca: "Strutture carenti, assenza di dialogo, aumento delle tasse e chiusura di importanti corsi di laurea". Primo mandato "positivo" del Rettore, ma il secondo è stato "disastroso". LE INTERVISTE.

CATANIA – I rappresentanti delle associazioni universitarie bocciano l’operato di Antonino Recca.  Il Magnifico rettore, proprio la settimana scorsa, aveva difeso, intervistato da LiveSiciliaCatania il proprio mandato, gli studenti però non sono d’accordo e denunciano numerosi disagi all’interno delle facoltà. A partire dalla mancanza di dialogo  con i vertici dell’Ateneo, per non parlare dell’aumento delle tasse e della perdita di centralità dello studente.

Durante il primo mandato Recca sarebbe stato attento alle richieste degli studenti, poi però sono aumentate le tasse. Antonino Currao, responsabile dell’Associazione Iride, spiega a LiveSiciliaCatania che “nel primo mandato il Rettore era stato più attento alle esigenze degli studenti, sostenendo il polo umanistico. Tuttavia – aggiunge Currao – negli ultimi tre anni di mandato il Rettore non ha brillato consentendo l’aumento delle tasse universitarie. In particolare, Recca ha concluso il mandato escludendo le rappresentanze studentesche dal Senato Accademico e dal CdA. Una decisione assurda”.

Carenze strutturali e tensioni tra studenti e docenti.

Orazio Arena dell’associazione Orbis denuncia la presenza di “disagi di carattere logistico-strutturale”, che avrebbero causato “non pochi problemi alla didattica”. “Questo- aggiunge Arena – si è tradotto in clima di forte tensione tra i docenti e gli studenti  della facoltà di Scienze Politiche”.

“Chiusura totale della democrazia in Ateneo”. Matteo Iannitti e Agatino La Rosa del Movimento studentesco bocciano Recca per la mancanza di confronto. Ianniti non ha dubbi: “La democrazia in Ateneo è stata boicottata. I tagli nazionali hanno causato diversi problemi alle Università, ma ciò non può giustificare una gestione poco democratica e collettiva dell’Ateneo eliminando il libero confronto tra il corpo studentesco e il Rettore”. Gli fa eco La Rosa, che ricorda “una prima fase di Recca più vicina agli studenti, dove non è mancato il confronto”. ll secondo mandato però è stato lontano dalle esigenze degli studenti, come testimonia la chiusura della facoltà di Lingue”.

La figura dello studente ha perso la sua centralità. Nuccio Rinzivillo, responsabile provinciale di Intesa Autonomista. sembra non avere dubbi: “La figura dello studente è venuta meno, la sua centralità all’interno dell’Ateneo è svanita con la gestione Recca”.

Negativa anche l’opinione del rappresentante dell’Udu, Giuseppe Campisi: “Il Rettore non ha reso la vita facile agli studenti che volevano candidarsi. Circa 28.000 universitari non hanno avuto la possibilità di scendere in campo alle elezioni studentesche. Il regolamento universitario non permetteva a coloro che avevano cambiato corso di laurea di candidarsi”. Per Campisi si tratterebbe di “una regola che non rispetta il principio della democrazia”.

Erio Buceti di Azione universitaria (Cnsu) tuona contro le decisioni del Rettore. “Sulla base di un’interpretazione restrittiva delle regole – spiega – il nostro candidato Giovanni Rametta è stato costretto a ritirare la candidatura”. Per Buceti sarebbe la prova della “totale chiusura” di Antonino Recca.

 


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