PALERMO – La Nazionale albanese, guidata dall’ex mediano del Palermo degli anni ’80, Gianni De Biasi, è attesa nelle prossime ore nel capoluogo siciliano: dopo l’arrivo nell’aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi, le ‘aquile’ si trasferiranno in un albergo del centro cittadino. De Biasi, che a Palermo ha tanti amici di vecchia data, si è detto “felice di affrontare l’Italia”. La Figc ha scelto Palermo, una città che mai ha tradito i colori azzurri e che rappresenta una specie di portafortuna per la Nazionale. Lo stadio Barbera tornerà a riempirsi venerdì sera e Ventura spera ci questa volta siano di più gli italiani sugli spalti, rispetto al match di Genova, dove si registrò un vero e proprio boom di presenze ‘ospiti’.
Del match fra Italia e Albania, per molti versi fondamentale nel cammino verso il Mondiale 2018, ha parlato Paolo Tramezzani, vice di De Biasi per cinque anni. “L’Italia dovrà temere un pochino questa Albania, che avrà voglia di fare un risultato importante, dopo la sconfitta contro Israele – le parole dell’attuale allenatore del Lugano -. Sfrutterà l’entusiasmo e l’organizzazione di gioco, ma non sarà facile, perché l’Italia a livello individuale ha qualcosa in più. Davanti l’Italia ha due giocatori che mancavano agli azzurri negli ultimi anni, dietro il blocco Juve è solido”. “Ventura – prosegue, a Mediaset, Tramezzani – è la persona giusta per i giovani. I punti di forza dell’Albania? La forza del gruppo, la grande motivazione e l’esperienza dei giocatori che, fino a 5 anni fa, giocavano in Lega Pro o nelle serie inferiori. Credo che il tifo italiano sarà un grande vantaggio per l’Italia. Giocatori da temere? A parte Hysaj, che consociamo molto bene, ci sono Strakosha, Basha, Memushaj, così come le punte Manaj e Sadiku”.
