BAD KLEINKIRCHHEIM (AUSTRIA) – Tutti promossi, ma si può ancora fare di meglio. Giuseppe Iachini non vuole accontentarsi delle buone sensazioni ottenute in questa prima parte di ritiro e spera di poter avere delle conferme nelle prossime settimane, quando i rosa riprenderanno la preparazione in Italia. Tanto lavoro ancora da svolgere e nuovi elementi da integrare ulteriormente nei meccanismi tattici, sebbene al momento le risposte avute siano state positive: “Ho visto cose positive, ho avuto risposte buone dai nuovi, ma c’è ancora tanto da fare”, ha ammesso Beppe Iachini al termine del ritiro di Bad Kleinkirchheim.
In attacco, complice l’arrivo in ritardo di Vazquez e Belotti, sono stati proprio due nuovi arrivati a prendersi la scena. Dal Brasile, il giovane Matheus Cassini ha dimostrato di avere i colpi, ma non ancora la struttura per potersi imporre in Serie A: “Cassini è molto acerbo. Non si può paragonare a Dybala, lui non ha mai giocato in una prima squadra e ha molto lavoro da fare sul piano fisico e tattico. Noi con lui non dobbiamo avere fretta, i tempi sono lunghi e non ci aspettiamo nulla nel breve periodo”. Diverso invece il discorso legato a Trajkovski, che ha già “costretto” Iachini a rivedere il modulo iniziale per poterlo inserire subito tra i titolari: “Trajkovski ha già fatto un gran campionato, ma ha margini di crescita sull’attacco degli spazi. Stiamo lavorando”.
I nuovi ingressi in mediana sono invece quelli che hanno soddisfatto maggiormente il tecnico marchigiano. In cabina di regia c’è un Brugman che sta riuscendo a imporsi per qualità di gioco, pur avendo davanti uno Jajalo apparso in ottima forma: “Jajalo è più avanti di Brugman, che bisogna ricordare che viene da una lesione al crociato. Cercheremo di lavorarci sul piano della forza, in più ha qualità e può diventare un giocatore importante. Sia lui che Jajalo possono fare i registi, penso però che Brugman debba raggiungere quel livello di gamba”. Pienamente inserito anche lo svedese Hiljemark, che si candida a diventare un perno per i rosa: “Sta dimostrando buona propensione al lavoro e ha una buona intesa con i compagni. Sul piano tattico ha ancora tanto da fare per conoscersi a memoria con i compagni, ma c’è tempo. Le sensazioni sono positive”.
Adesso si parte in direzione Temù, dove il Palermo proseguirà la propria preparazione. Magari con qualche nuovo elemento in più: “Sul mercato stanno lavorando società e presidente. Noi cerchiamo di portare il gruppo ad una conoscenza ottimale, se dovesse arrivare qualcun altro ci completeremmo”. Anche perché, ad oggi, la squadra ha un’età media tra le più basse in Serie A: “Ci sono tanti giovani, ma questo è il programma del Palermo. Dobbiamo essere bravi a velocizzare il percorso di crescita di questi ragazzi che vengono da campionati dove magari la tattica non è fondamentale come nella Serie A”. Buon per Iachini che il gruppo, come l’anno scorso, sta dimostrando grande concentrazione sul campo: “Il gruppo sa come lavorare, con che mentalità e con che spirito. I vecchi stanno accogliendo i nuovi al meglio, ma serve pazienza come l’abbiamo avuta con Čočev e Quaison. Non abbiamo la bacchetta magica. Tutti, per un motivo o per un altro, hanno bisogno di lavorare per avere una crescita importante. Dieci giorni in questo senso sono pochissimi”.