MESSINA – Attendere. Ecco il verbo che va più di moda per ora nel mondo Messina, dopo l’inchiesta i “Treni del Gol” che ha colpito i vertici della società peloritana. L’uscita delle intercettazioni hanno infastidito il patron Pietro Lo Monaco, non tanto per il contenuto criptico delle stesse, ma l’eccessivo risalto mediatico che esse hanno avuto.
Poi c’è stato il caso di un’intervista a un quotidiano locale comparsa sabato, in cui lo stesso numero uno peloritano spiegava molti passaggi di quelle telefonate, intervista poi rinnegata in un comunicato ufficiale comparso sul sito della società già nel pomeriggio. Una situazione che spiega il caos e la tensione che si registra intorno al Messina e che ha fatto passare in secondo piano un futuro societario sempre più incerto. La società rispetterà l’impegno dell’iscrizione in Serie D, anche se domani ufficialmente si chiude la stagione agonistica e non sono escluse novità.
Per quanto riguarda il fronte giudiziario ci si prospettano settimane logoranti, visto che la Procura Federale sta dando priorità al filone catanese dell’inchiesta, mettendo sotto torchio i vertici del club rossoazzurro. E’ dunque più che probabile che le audizioni di Lo Monaco, dell’amministratore delegato Failla e del d.s. Ferrigno slittino oltre la chiusura delle indagini preliminari: la lunga estate di passione del calcio messinese è appena iniziata.