“A Palermo manca il dibattito” | Scoppia la rivolta nella Lega

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27 Novembre 2019, 14:21

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PALERMO – Scoppia la rivolta all’interno della Lega a Palermo. Nel mirino ci sono il capogruppo del Carroccio al consiglio comunale e responsabile Enti locali per la Sicilia occidentale, Igor Gelarda, giunto sulle sponde leghiste dopo l’elezione nelle file del Movimento 5 stelle, e il commissario provinciale Antonio Triolo: dodici consiglieri comunali a Palermo e provincia, e altri esponenti del Carroccio, in una nota dichiarano di non riconoscersi nell’attuale gestione del partito in Sicilia occidentale. Il nome che più di tutti salta all’occhio è quello di Elio Ficarra, numero due della Lega a Palazzo delle Aquile. I firmatari del documento “disconoscono scelte, metodi e visione politica”, prendendo le distanze da Gelarda e Triolo. Una presa di posizione durissima che arriva a pochi giorni dall’ufficializzazione del terzo ingresso nel gruppo consiliare della Lega a Palermo, quello dell’ex forzista Alessandro Anello.

Una situazione esplosiva aggravata anche dalle dimissioni del coordinatore di Palermo, Giovanni Callea, che però precisa: “Nessun dissenso, le motivazioni delle dimissioni sono personali”. I ‘ribelli’ della Lega si rivolgono ai vertici nazionali del partito e al commissario regionale Stefano Candiani, chiedendo un “intervento immediato” contro quella che definiscono una “gestione unilaterale” da parte di alcuni rappresentanti del Carroccio. Una situazione che “rende impossibile – scrivono – e ostacola la crescita del progetto politico di Salvini”, a cui si aggiunge una “assoluta assenza di dibattito interno”. Poi l’affondo: “Abbiamo aderito, votato e fatto votare la Lega per cambiare le logiche del potere, non per vedere riaffermato quel sistema figlio di una politica parassitaria fatta di interessi personali”.  Ficarra, contattato da LiveSicilia si limita a confermare “quanto riportato in quel documento”.

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Queste le firme presenti sul documento: Grazia Ventimiglia (Terrasini), Giuseppe Barbici (Partinico) Anna Zizzo e Michele Rizzo (Bagheria), Giuseppe Gattano (Roccapalumba), Luca Seminerio (Lercara Friddi), Salvatore Mannina (Ciminna), Moia Jerbi (Borgetto), Pietro Di Miceli (Chiusa Sclafani), Antonio Cacioppo (Giuliana) e Tiziana La Motta (Contessa Entellina). In calce anche le firme di Domenico Agosta e Lillo Burgio, consiglieri comunali di Cammarata e Naro, nell’Agrigentino. Della comitiva fanno parte anche tre consiglieri di circoscrizione a Palermo: Andrea Aiello, Francesco Stabile e Maria Pitarresi.

*Aggiornamento
In serata arriva la replica di Gelarda e Triolo: “Quel documento è politicamente insignificante – dice il capogruppo della Lega a Sala delle Lapidi -, è stato sottoscritto da appena otto persone”.

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27 Novembre 2019, 14:21

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