PALERMO – “È vero, Dybala ha segnato undici gol, ma Higuain ne ha fatti dodici”. Parole e musica di Gerardo Martino, commissario tecnico della Seleccion argentina. Un dibattito recente, che inizia a montare anche in Argentina, quello sulla possibile convocazione di Paulo Dybala in nazionale. Un dibattito che però non sembra scaldare più di tanto il c.t. dell’albiceleste, intenzionato a puntare su uno zoccolo duro mai così efficiente lì davanti. Perché oltre agli intoccabili Messi e Agüero, l’attacco dei vicecampioni del mondo presenta anche i nomi del reintegrato Carlos Tevez, attuale capocannoniere della serie A, e del già citato Higuain, stella del Napoli e unico centravanti puro a disposizione del Tata.
Quello tra Dybala e Higuain è dunque uno scontro generazionale. Il nuovo che avanza contro il “vecchio” che di mollare non ne vuole proprio sapere. Prestazioni ben al di sopra della media sia per la Joya del Palermo che per il Pipita del Napoli: tredici gol in due, dodici per il partenopeo e undici per il rosanero, nell’anno che porta ad una Copa America che vede l’Argentina come favorita d’obbligo. La vecchia guardia della linea delantera di mister Martino non perde affatto colpi, nonostante alle spalle ci sia un manipolo di giovani scalpitanti: Vietto del Villareal, Icardi dell’Inter e, appunto, Paulo Dybala. Tutti già in doppia cifra nel computo delle marcature stagionali, tutti ambiti dai grandi club e, nel caso del numero 9 del Palermo, anche da altre nazionali, come dimostra l’interessamento di Antonio Conte.
In Palermo-Napoli di sabato prossimo, insomma, si assisterà ad una sfida nella sfida. Un gol di distanza in classifica cannonieri e tanti anni di esperienza a scavare un solco tra il centravanti azzurro e il gioiello palermitano. Lo scontro diretto del Barbera può rilanciare le ambizioni di Dybala, così come può consolidare le certezze di Higuain. Due prime punte atipiche ma assolutamente complementari: brevilineo ma capace di far reparto da solo il 9 del Palermo, un mix di fisico e classe per l’attaccante nato in Francia ma cresciuto in quella Palermo che però è un quartiere di Buenos Aires. Il messaggio da recapitare potrebbe essere identico per entrambi, nella speranza di poter trovare una maglia a strisce biancocelesti nel mese di giugno.
Prima però, sia per Dybala che per Higuain, vengono altre due maglie. Una rosanero e una azzurra, con i rispettivi obiettivi da raggiungere nel più breve tempo possibile. Se la sfida di sabato è uno scontro diretto tra i due bomber, per le rispettive squadre rischia di essere un crocevia fondamentale: il Napoli potrà capire se il suo destino è il limbo del terzo posto oppure se potrà continuare a tallonare la Roma. Il Palermo avrà dalla sua la possibilità di avvicinarsi ulteriormente alla fatidica quota quaranta punti per poi pensare a ben altri traguardi. Il tutto, ovviamente, puntando sui gol dei due bomber argentini, che al Barbera promettono scintille e spettacolo.