PALERMO – Fino ad ora era l’unico punto fermo, insieme a capitan Sorrentino, da presentare la domenica in campo nell’undici titolare. Nel posticipo contro la Lazio al ‘Barbera’ il Palermo e Walter Novellino dovranno però fare a meno dell’estro e del talento di Franco Vazquez, squalificato dal giudice sportivo dopo l’ammonizione rimediata nel finale del match di Verona contro il Chievo. Un’assenza ovviamente pesante nel momento cruciale della stagione con i rosanero che si giocano la permanenza in serie A ormai 90′ alla volta nella sfida gomito a gomito con Carpi e Frosinone (non contando il mai domo Verona, ndr).
Nella sfida ai biancocelesti del neo tecnico Simone Inzaghi, già decisiva per il futuro sulla panchina del club di viale del Fante per Novellino, i siciliani dovranno presentarsi nuovamente con un volto diverso in attacco rinunciando all’elemento che più di tutti ha dimostrato di poter spostare gli equilibri in campo con le proprie giocate. Ecco che dunque già ieri al ritorno in campo per gli allenamenti a Boccadifalco l’allenatore irpino ha testato la condizione degli uomini che gli permettano di modificare o mantenere invariato lo scacchiere tattico.
Con un Palermo che conferma il 4-3-3 visto al ‘Bentegodi’ ecco che il ruolo occupato dall’italo-argentino in attacco potrebbe essere preso da Robin Quaison, con Trajkovki e Gilardino a completare il reparto. Lo svedese ha già giocato in quella posizione nell’era Schelotto dimostrando di poter innescare le sue doti atletiche mentre partendo da una posizione più arretrata, come nel 4-3-2-1 visto ad Empoli con proprio Vazquez nella posizione di ‘falso nueve’, non ha inciso mai più di tanto. Al vaglio delle opzioni nelle mani di Novellino c’è anche l’utilizzo di un trequartista alle spalle di due punte pure e in quel caso il profilo di Gaston Brugman sembra quello adatto per un 4-3-1-2 con Gilardino e il serbo Djurdjevic in avanti e la mediana che vedrebbe il ritorno di Ivaylo Chochev con Hjliemark e Jajalo.
Tra le strade meno battute infine, ma sicuramente suggestive per la tifoseria rosanero, ci sarebbe poi la carta rappresentata dal bomber dell’ultimo Viareggio Antonino La Gumina. Il baby rosanero originario di Capaci, mai convocato in prima squadra da Novellino, è entrato nel cuore dei supporters grazie alle sue prestazioni con la Primavera di Giovanni Bosi e in molti, vista la perdurante sterilità dell’attacco, piacerebbe vederlo in campo proprio domenica sera come spalla al Alberto Gilardino. Chissà che il mister ex Modena in settimana non voglia provare l’azzardo contando sull’entusiasmo del fresco 20enne.

