PALERMO – Prosegue la protesta delle sedici famiglie fatte sgomberare dal palazzo di Pasquale Calvi ieri. Una settantina di persone si trovano davanti al Palazzo delle Aquile, in coro chiedono di parlare con il sindaco Leoluca Orlando: vogliono una casa. molti sono scesi in strada ed hanno bloccato il traffico.
La polizia municipale si trova sul posto per monitorare la circolazione, andata in tilt ai Quattro Canti, corso Vittorio Emanuele e via Maqueda. Con loro ci sono bambini e portatori di handicap. Le famiglie sfrattate dallo stabile di proprietà di un ingegnere palermitano, si trovavano nei quindici appartamenti dallo scorso giugno, quando avevano manomesso il portone e rotto le porte delle abitazioni dopo vari mesi in cui avevano dormito in box e auto.
“Siamo disoccupati, con figli piccoli – avevano raccontato – e non possiamo dormire per strada”. Ieri lo sgombero durante il quale le tensioni non sono state poco: gli abusivi si sono opposti con tutte le loro forze allo sfratto in cui sono intervenuti polizia e vigilia del fuoco e alcuni di loro hanno anche minacciato di gettarsi dal balcone.
Man mano sono usciti dalle case che avevano arredato alla meno peggio, portando via materassi, mobili e culle per i piccoli. Poi hanno montato diverse tende vicino al palazzo, trascorrendo la notte all’addiaccio.
