06 Giugno 2023, 13:14
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NARO – Ventidue anni di reclusione per aver ucciso a bastonate e a colpi di zappa, insieme al marito e al figlio, un agricoltore con cui aveva avuto una discussione. La Cassazione mette la parola fine al lungo e complesso processo scaturito dall’omicidio di Costantin Pinau, bracciante agricolo massacrato nell’estate 2018 a Naro, nell’agrigentino.
I giudici ermellini hanno confermato la condanna a ventidue anni di reclusione nei confronti di Ansioara Lupascu, 42 anni, originaria della Romania. Riconosciute anche le aggravanti della premeditazione e della minorata difesa. La donna, dopo la sentenza, è stata arrestata dai carabinieri della locale stazione. L’omicidio del bracciante agricolo si consuma alle prime luci dell’alba dell’8 luglio 2018. Marito e figlio, insieme alla Lupascu, si scagliarono contro il bracciante agricolo uccidendolo a bastonate. Nell’agguato rimase ferita anche la moglie della vittima, oggi parte civile rappresentata dagli avvocati Vito Cangemi, Francesco Scopelliti e Giovanni Salvaggio.
Il movente sarebbe da ricercare negli aspri dissidi tra le due famiglie. Il processo a carico dei tre prese diverse direzioni: Vasile Lupascu e il figlio Vladut scelsero il rito abbreviato e furono condannati a trent’anni di reclusione. Ad Ansioara Lupascu, giudicata col rito ordinario, vennero inflitti ventidue anni. La condanna fu poi annullata con rinvio ad altra sezione al fine di verificare la sussistenza delle circostanze aggravanti quali la premeditazione e la minorata difesa. La Cassazione, confermandole entrambe, ha confermato il verdetto.
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06 Giugno 2023, 13:14