AGRIGENTO – Sulla carta sembrava dovesse essere una sfida impari, invece la Fortitudo è riuscita a giocarsela alla pari con Verona per gran parte del match. Al PalaMoncada, però, arriva la prima sconfitta stagionale per gli uomini di coach Ciani. Un k.o. sicuramente preventivabile, dal quale Agrigento esce a testa altissima tra gli applausi del suo pubblico, contro una Tezenis che oggi, come già nelle precedenti due partite, si è dimostrata decisamente ingiocabile. Monroe e Umeh, nei momenti caldi, hanno dominato la partita, così come Ndoja, che ha messo a segno una serie di triple fondamentali per l’allungo finale. Ciani si può consolare con una buona prova del suo collettivo, soprattutto nella metà campo difensiva, mentre in attacco è pesata qualche forzatura di troppo.
Apre le danze Boscagin con un canestro da tre punti per gli ospiti, a cui risponde subito Chiarastella da due. Verona allunga con Monroe e Umeh portandosi a due possessi di vantaggio, ma Agrigento resta a contatto. Ancora Chiarastella e cinque punti consecutivi di Williams portano la Fortitudo ad un solo punto di distanza, poi il rookie americano dalla linea del tiro libero sigla il primo vantaggio agrigentino. Monroe e Giuri siglano gli ultimi canestri del primo quarto per il +3 scaligero. Nella seconda frazione, Udom accorcia nuovamente le distanze, poi Piazza riporta avanti la Fortitudo. Il match prosegue in sostanziale equilibrio fino a metà quarto: un gioco da tre punti di De Laurentiis e un canestro di Williams portano la squadra di coach Ciani al massimo vantaggio di +4, però Verona trova il jolly dall’arco con Giuri, per poi ritornare in vantaggio con due punti di Umeh. De Nicolao mette a segno il 30-33, ma è di nuovo la coppia Udom-De Laurentiis a siglare un mini-parziale 4-0 a favore dei padroni di casa. Il vantaggio, però, dura poco. Il canestro di Ndoja e l’1/2 di Monroe ai liberi permettono a Verona di chiudere la prima metà del match sul +2.
Al rientro sul parquet del PalaMoncada, Agrigento sembra partire nel migliore dei modi, ristabilendo la parità con Piazza, ma Ndoja e Umeh allungano lo strappo per Verona. Monroe da sotto piazza il +8, nuovo massimo vantaggio per gli scaligeri, che vengono parzialmente recuperati dai canestri di Chiarastella e Williams. La Fortitudo riesce a rientrare in carreggiata con la tripla di Evangelisti, che riporta le distanze ad un solo possesso, ma gli ospiti riescono a tenere il vantaggio, allungando sul 58-63 con Umeh a cinque secondi dalla lunetta. La partita però è riaperta e Agrigento stavolta non perde l’inerzia: parziale 7-3 con De Laurentiis sugli scudi e Agrigento ritorna sul -1. Ramagli chiama intelligentemente timeout e “raffredda” i padroni di casa, che falliscono l’opportunità del sorpasso e si ritrovano nuovamente colpiti da Reati e Gandini. Da qui fino al penultimo giro di lancette, Agrigento trova un solo canestro con Udom, mentre gli ospiti prendono il largo, stavolta definitivamente. Verona va sul +10 e Agrigento perde ogni speranza di rimonta. Termina 75-86, per la Fortitudo può esserci il rimpianto di un crollo arrivato nel finale, ma anche la consapevolezza di essersela giocata alla pari con una delle big del torneo.
FORTITUDO AGRIGENTO-TEZENIS VERONA 75-86 (17-20, 36-38, 58-63)
AGRIGENTO: Evangelisti 13, Williams 15, Chiarastella 6, Piazza 12, Dudzinski 2, Vai ne, De Laurentiis 12, Saccaggi 7, Udom 8, Portannese ne. Allenatore: Ciani.
VERONA: Umeh 22, De Nicolao 4, Boscagin 6, Ndoja 10, Monroe 21, Reati 7, Bartolozzi ne, Mazzantini ne, Gandini 3, Giuri 2. Allenatore: Ramagli.