PALERMO – Pronostici calcistici, giornali sportivi e tante discussioni sulla prima partita che ha visto protagonista l’Italia ai Mondiali contro l’Inghilterra. E poi vecchie abitudini, dai piatti più abbondanti alle insalate più leggere. Nella domenica che segna l’apertura della stagione balneare, Mondello questa mattina è stata presa d’assalto dai palermitani. Un inizio che porta con sé gli stessi colori, odori, sapori che solo la bella stagione può regalare, specie in una cornice come quella offerta dalla borgata marinara. Stagione che, in questi primi giorni, sembra essere calda sì, ma non soltanto per la temperatura. A surriscaldare gli animi dei tanti palermitani che dopo un anno di lavoro si rifugiano a Mondello, infatti, è la bagarre tra favorevoli e contrari alle cabine in spiaggia.
Discordanti i pareri tra i vicini di ombrellone: numerosi i bendisposti, ma sono in tanti anche quelli che la pensano diversamente. E intanto gli operai della società italo-belga proseguono il loro lavoro, tra manutenzione alle docce e alle fontane e il recupero dei rifiuti lasciati durante la notte da “palermitani incivili – come li definisce Vittorio Acquaviva -. Se lasciano libero, nessuno pulisce. Se mantengono le cabine almeno si mantiene anche la pulizia”. Tra un pensiero e un altro, poco importa della temperatura percepita in spiaggia, perché a renderla più fresca ci pensa il venditore ambulante di “cocco ghiacciato”. Tutto ritorna, come ogni anno, in questa stagione palermitana appena iniziata. “Non ci perdiamo d’animo, forse qualcosa di vero c’è. D’altro canto tutto dovrebbe iniziare domani, ma le docce e i bagni già sono in funzione, dunque siamo speranzosi”, dice Giovanni Troia. A fargli eco anche un’altra bagnante, Maria Concetta Tranchina “da quarant’anni vengo qui, e non riesco ad immaginare Mondello senza le sue cabine”. Per Angelo Vassallo, “Toglierle significherebbe rendere Mondello indecente”. Mentre Liborio Teresi afferma che “Mondello è italo-belga, il Comune non è mai stato in grado di gestirla”.
“Non è facile da capire, perché sono diventate l’unico svago che noi operai possiamo regalare ai nostri figli. Noi, gente che vive di un solo stipendio”, racconta con una certa emozione Agostina Teresi. Anche i più piccoli hanno un’idea ben precisa di ciò che vogliono per la loro calda estate, come Vincenzo che con tutta la semplicità e la spontaneità dei suoi nove anni si fa portavoce degli amichetti e dei cugini di qualche anno più grandi “Da tanto vengo qui. Se dovessero togliere le cabine, metà della nostra vita andrebbe persa, con tutti i suoi ricordi”.
E intanto, spostandosi verso il golfo, teli da mare disposti in qualsiasi verso pur di stare sdraiati sulla sabbia rovente. Così anche lo spazio del lido dei Vigili del fuoco, ormai libero, viene utilizzato come spiaggia libera. Qui, dove i pareri contrastanti sulle cabine non mancano. “Siamo contrari perchè i turisti non vedono il mare. Dovrebbe essere organizzato come a Valencia, dove tutta la costa si alterna tra lidi e spiaggia libera, ma ben curata” racconta Tiziana Perna. E ancora, per Margherita Gambino, “prendono troppo spazio e chi utilizza la spiaggia libera come me si ritrova a condividere spazi limitatissimi con gli sconosciuti”. L’opinione dei turisti viene riassunta da Sergio Musitano: “Da dieci anni vengo a Mondello – racconta il turista romano- sono contrario alle cabine perché è come se per noi non ci fosse spazio”.