Niente piu’ ”signori delle tessere e niente piu’ deleghe”. Il Pdl che verra’, secondo Angelino Alfano, dovra’ essere ”un grande partito alternativo alla sinistra, interclassista e vicino ai problemi della gente”. E dara’, come spiega in un’ intervista al Mattino, la possibilita’ ai militanti ”di eleggere i leader cittadini e provinciali” perche’ ”non ci saranno piu’ nomine cadute dall’alto”. Quanto ai coordinatori regionali, invece, c’e’ una discussione interna, visto che lo statuto prevede al momento la nomina da parte del presidente (Berlusconi), ma ”ce ne occuperemo in ambito nazionale, nei prossimi mesi”.
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