PALERMO – Il progetto è ambizioso, quello di cercare di azzerare la lista d’attesa per ottenere un alloggio popolare grazie alla regolarizzazione degli abusivi. Il Comune di Palermo e lo Iacp, Istituto autonomo per le case popolari, sono già ai nastri di partenza: la settimana prossima verrà pubblicato l’avviso con le istruzioni da seguire per consentire a chi occupa abusivamente un alloggio di regolarizzare la propria posizione e diventare così ufficialmente assegnatario dell’immobile. Con il via libera della Regione, che lo scorso aprile in sede di approvazione della Finanziaria diede l’ok alla proposta, Iacp e Comune hanno collaborato per creare un iter congiunto, una serie di regole e istruzioni da seguire per sfruttare al meglio la norma varata da Palazzo dei Normanni.
Basterà fornire la documentazione corretta che dimostri che l’occupazione dell’immobile sia precedente al 31 dicembre 2017 e un Isee che rientri nei parametri per l’assegnazione di un alloggio popolare. Seguendo le linee guida, chi fino ad oggi rientrava fra gli occupanti irregolari, sarà tenuto però a pagare i canoni arretrati: “Stiamo pensando ad un sistema di rateizzazione che possa agevolare il più possibile chi vive in condizioni economiche profondamente disagevoli – ha spiegato l’assessore alla Cittadinanza sociale Giuseppe Mattina -. Chi deciderà di uscire dall’illegalità avrà così un contratto e dunque sarà tenuto a pagare il canone d’affitto calcolato in base ai redditi per un ammontare che va dai 52 ai 208 euro al mese. Deve essere chiaro però – ha aggiunto Mattina – che mettersi in regola avrà tantissimi vantaggi, non ultima la possibilità di sanare la propria posizione anche per quanto concerne le utenze”. Nella maggior parte dei casi, infatti, gli allacci di acqua e luce di questi alloggi sono del tutto fuori norma e gli utenti non pagano nemmeno un centesimo, o meglio, spesso sono costretti a pagare i servizi a criminali e boss di zona. In questo senso però il conto più salato lo sta pagando lo Iacp, che ad oggi è sottoposto a pignoramenti periodici da parte di Amap proprio perché ha accumulato debiti per 15 milioni di euro a causa di inquilini che letteralmente “rubano” l’acqua senza avere un contratto.
Insomma, per gestire la nuova ondata di regolarizzazioni l’Istituto per le case popolari ha creato una task force dedicata al censimento, in collaborazione con Amministrazione, enti e patronati, e alle procedure per recuperare e mettere ordine fra chi oggi occupa abusivamente uno dei loro alloggi. Per lo Iacp le regolarizzazioni potrebbero avere effetti benefici in quelle che alcuni funzionari chiamano “Situazioni curabili”, come gli alloggi dello Sperone, di Falsomiele, Bonagia e Zen 1, quest’ultimo considerato un vero e proprio fiore all’occhiello nel panorama dell’edilizia popolare.
“Ci aspettiamo una grandissima partecipazione – ha detto Mattina – Essere in regola è l’aspirazione di molti cittadini che per i motivi più disparati si sono trovati ad occupare abusivamente una casa. Così invitiamo tutti a partecipare e uscire finalmente dall’illegalità. Per quanto riguarda chi occupa gli alloggi del Comune e deciderà di non sfruttare quest’occasione, non ci saranno più scuse e nessuna comprensione”. Che piaccia o no, per l’Amministrazione comunale la sanatoria potrebbe essere la soluzione definitiva per risolvere la piaga dell’emergenza abitativa in città. Sono 9 mila al momento le case che il Comune potrebbe offrire ai suoi cittadini bisognosi, di queste circa 4 mila però sono occupate abusivamente. Le liste d’attesa sono molto vecchie e mai aggiornate, ma in base ai dati forniti dall’assessorato alla Cittadinanza sociale, il 60 per cento dei cittadini iscritti alle liste già occupa abusivamente un alloggio popolare. “Se questi cittadini regolarizzassero la loro posizione le liste subirebbero una drastica sfoltita – ha spiegato l’assessore – Inoltre grazie alle iniziative per il sostegno all’affitto, il servizio Agenzia per la casa e i nuovi alloggi che si andranno ad aggiungere a quelli esistenti, potremo fare un sostanziale passo in avanti per aiutare i cittadini senza casa”. Il Comune infatti metterà presto a disposizione altri 160 alloggi: 105 immobili sono in fase di ristrutturazione e altri 40 fanno parte di beni confiscati alla mafia.
La nuova ondata di regolarizzazioni, invece, non riguarderà chi ha deciso di occupare illegalmente scuole, asili e immobili commerciali, fenomeno diffusissimo per esempio nel quartiere di Borgo nuovo. Inoltre, in base alle previsioni di Comune e Iacp resterà critica la situazione allo Zen 2, dove alcuni residenti hanno creato stanze e alloggi nei luoghi più curiosi come pianerottoli, trombe delle scale e palestre. In questi casi la nuova norma non potrà essere applicata, le uniche soluzioni rimarrebbero lo sgombero e la demolizione. Soluzioni drastiche che non al momento non rientrano nelle intenzioni dell’Amministrazione dell’Istituto per le case popolari.