PALERMO – “Ieri il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’Assessora alle attività produttive di Palermo, Giovanna Marano, hanno incontrato le organizzazioni sindacali dando in tal modo risposta all’appello che da tempo le stesse hanno lanciato alle istituzioni chiedendo di intervenire per salvaguardare il futuro dei dipendenti di Almaviva”. Questo quanto si legge in una nota di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
“È, oramai, acclarato che Almaviva Contact, multinazionale e primo operatore italiano di CRM, sia uno dei gruppi industriali più grandi di Palermo, se non la prima azienda in termini di dipendenti della città. Da tempo l’azienda lamenta uno stato di crisi legato oltre che alle complesse condizioni del mercato, soprattutto all’assenza di regole certe che garantiscano l’equilibrio industriale, la legalità, la trasparenza delle gare d’appalto mettendo le aziende sane al riparo dalla piaga del dumping e della delocalizzazione. Le organizzazioni hanno, non solo contribuito attivamente alla risoluzione delle problematiche complesse che via, via Almaviva sottoponeva, ma hanno anche investito direttamente le Istituzioni Politiche cittadine e regionali affinché si avesse la corretta misura del dramma sociale che produrrebbe una degenerazione della crisi di un’azienda che occupa circa 5000 lavoratori a Palermo e 1500 a Catania. A partire dalla firma di accordi sofferti, che hanno visto i lavoratori sacrificare pezzi del proprio salario, CGIL, CISL UIL e UGL, hanno portato avanti un atteggiamento che ha permesso di costruire azioni concrete che , fino ad oggi, hanno consentito di mantenere tutti i lavoratori all’interno del perimetro occupazionale. Il ricorso, attraverso l’accordo sindacale, ai contratti di solidarietà, è la dimostrazione palese di una volontà che ricerca continuità di occupazione, radicamento sul territorio e sviluppo aziendale. Le scriventi da tempo chiedono, come un mantra, garanzie di una sede definitiva che dia un segnale netto di radicamento a Palermo e, altresì, hanno dimostrato apprezzamento per lo spostamento della sede legale in Sicilia , da interpretare come un segno tangibile di continuità imprenditoriale col territorio. Oggi sembra, però, evidente che l’evoluzione del mercato imponga un rapporto più simbiotico tra Istituzioni Politiche, Azienda e Sindacato per mettere in campo tutte quelle azioni che possano dare certezze ai lavoratori: un concreto piano industriale, formazione volta alla riqualificazione del personale, nuova organizzazione del lavoro, nuova visione del portafoglio clienti e regole certe sembrano i temi fondamentali da affrontare immediatamente per scongiurare lo spettro costantemente annunciato da Almaviva di circa 2500 licenziamenti. Pertanto, dopo l’importante e proficuo confronto di ieri a Villa Niscemi tra le Istituzioni Politiche cittadine e le scriventi organizzazioni, vista la gravità dello stato di crisi che attraversa Almaviva e tutto il settore, siamo a chiedere un incontro urgente al Presidente Della Regione Sicilia, all’assessore alle Attività produttive e al Lavoro della Regione Sicilia, al Sindaco e all’assessore alle attività produttive di Palermo e Catania, a tutti i Parlamentari Nazionali, alle segreterie nazionali di Slc, Fistel, Uilcom e Ugl, alle confederazioni sindacali Cgil, Cisl Uil e Ugl e al management di Almaviva Contact per risolvere definitivamente la grave situazione che attanaglia migliaia di lavoratori. Le organizzazioni, nelle more che venga fissato l’incontro richiesto, data la gravità del problema, hanno già intrapreso un percorso di assemblee con i lavoratori di Almaviva e dichiarato un pacchetto di 24 ore di sciopero, per protestare con vigore contro un imbarazzante immobilismo e per sopravvivere alla cieca stupidità che ammanta questa vertenza”.