CATANIA – Frammenti di una vasca d’amianto seppelliti sotto la sabbia della spiaggia libera numero 3. Gli operai della ditta Ugo Valle, azienda appaltante del Comune di Catania per la bonifica dei rifiuti speciali, è al lavoro da questa mattina per rimuovere i detriti che sono stati abbandonati da qualche “incivile” che ha scavato una buca ed ha trasformato la playa nella sua discarica personale. “Abbiamo approntato la bonifica – ha detto l’assessore comunale all’Ecologia Fabio Cantarella – programmata assieme ad altri 12 siti cittadini dal gruppo rimozione amianto coordinato da Elio Maniscalco. Un’operazione che rientra nella graduale pulizia dell’aree della città trascurate da tempo voluta dal sindaco Pogliese. Per la spiaggia libera n. 3 è pervenuta una segnalazione anche da due consiglieri del movimento 5 stelle, Graziano Bonaccorsi ed Emanuele Nasca, che hanno rinvenuto dei frammenti di rifiuto speciale durante una iniziativa volta a sensibilizzare gli utenti delle spiagge libere alla corretta gestione dei rifiuti”. La zona è stata transennata per le operazioni di bonifica. Inoltre è previsto che un campione di sabbia sarà inviato ai laboratori per le verifiche di salubrità dell’ambiente. TUTTE LE FOTO
Ma la presenza di amianto è una piaga che riguarda non solo la spiaggia numero 3 ma tutto il territorio comunale. “Solo oggi abbiamo rimosso 12 mila chili di amianto”, spiega ancora l’assessore Cantarella. La ditta ha operato in diversi siti: via Calliope, via Marsala, Stradale San Teodoro, via Barcellona, via Trentino Alto Adice, via Pisacane, via Besana, Via Michele Cantone, via Antonio Cagnoni. In via Barcellona è stata abbandonata una vasca d’amianto intera. E alcuni siti bonificati sono adiacenti a plessi scolastici.
Pezzi di amianto sono stati trovati anche vicino ai cassonetti della differenziata posti allo Stradale Primo Sole Beach. E questo non ha permesso di poter rimuovere i rifiuti abbandonati, perché la legge prevede che prima si deve procedere con la bonifica del sito. “Bonifica che avverrà entro il primo pomeriggio”, assicura Cantarella. “Purtroppo ci troviamo davanti all’ennesimo atto di inciviltà gravissima e per mancanza di elettricità non abbiamo potuto installare una telecamera”, denuncia l’esponente della giunta comunale di Catania. Tra i progetti dell’amministrazione c’è però di mettere una telecamera ad energia solare. “Stiamo cercando soluzioni alternative – aggiunge Cantarella – intanto abbiamo installato diverse telecamere in altre zone della città dove i rifiuti sono abbandonati fuori orario e anche da cittadini di altri comuni. Abbiamo già comminato oltre 600 sanzioni”. Le multe vanno dai 50 ai 500 euro.
E in una città dove il sistema rifiuti non funziona, la situazione è aggravata dagli atti di inciviltà come questi. “A Catania arrivano quasi 30 mila tonnellate di rifiuti dai cittadini degli altri comuni. Questo costa alle casse del comune due milioni di euro l’anno”, chiosa Cantarella.