PALERMO – Prende tutto il sindaco di Firenze Matteo Renzi in corsa per la leadership del Pd e poi , senza tanti misteri, puntare a candidarsi a premier. Da Bolzano a Trapani tanti stanno salendo sul suo carro, anche qualcuno dei responsabili della débâcle del centrosinistra. In Sicilia il sindaco di Firenze ha conquistato i sindaci di Catania, Agrigento, Palermo ed Erice (Enzo Bianco, Marco Zambuto, Leoluca Orlando e Giacomo Tranchida), ma adesso sul suo carro sale anche un famoso ex sindaco, Tonino Vaccarino da Castelvetrano.
Vaccarino, in realtà, è più noto con un altro nome: Svetonio. L’ex sindaco, infatti, qualche anno fa, su incarico del Sisde del generale Mario Mori, intrattenne una lunga corrispondenza con il superboss latitante Matteo Messina Denaro. Vaccarino si firmava Svetonio e Messina Denaro con il suo alias degli ultimi tempi, Alessio. In altri pizzini, quelli diretti a Provenzano, Messina Denaro faceva cenno alla buona intesa con il suo compaesano, e lo indicava come Vac. Fu una scoperta incredibile che fece la Squadra Mobile mentre intercettava a metà anni 2000 i mafiosi castelvetranesi: congiunti e amici del latitante si rapportavano con Vaccarino, si incontravano e si scambiavano “pizzini”. Intercettato Vaccarino, lo ascoltarono parlare con importanti agenti del Sisde. I servizi segreti precipitosamente arrivarono in Procura a Palermo per difendere Vaccarino che era finito indagato, mostrando la “patente” dei servizi che a lui era stata data apposta per catturare il latitante.
Messina Denaro, naturalmente, reagì. Quando il trucco fu scoperto, il boss inviò una lettera a Vaccarino, stavolta con tanto di firma chiara, nome e doppio cognome, per preannunciargli che, “per il dolore causato a lui ed ai suoi familiari”, che doveva ritenersi un uomo morto. Per fortuna a Vaccarino non è accaduto nulla ma non ha mai perso la voglia di stare in campo. L’arresto patito nel 1992 non lo ha mai digerito lui “tradito” da un picciotto che addirittura gli attribuì un progetto per uccidere l’allora procuratore di Marsala Paolo Borsellino. Uscì da quella vicenda con una pesante condanna per traffico di droga.
Adesso, dopo un periodo di silenzio, ecco il ritorno in scena. In questi giorni sta mandando in giro sms per invitare amici e conoscenti ad una convention in favore di Matteo Renzi. Ha fondato un nuovo movimento, “Noi Sicilia”. Appuntamento per organizzare la manifestazione pro-Renzi il prossimo 19 settembre alle 11 al cinema Imperia di Palermo. A volte ritornano.
LA REPLICA
Gentile Redazione,
mi preme specificare, in riferimento all’articolo “Anche Svetonio appoggia Renzi” a firma di Rino Giacalone e pubblicato sul vostro sito, che non è definita né in programma alcuna iniziativa a sostegno di Matteo Renzi che veda coinvolta la sottoscritta o esponenti dell’area renziana il prossimo 19 settembre a Palermo, insieme all’ex sindaco di Castelvetrano, Tonino Vaccarino.
Per chiarezza, considerato quanto riportato anche nell’articolo a medesima firma, riportato dal Fatto Quotidiano on line: il signor Vaccarino, a me sconosciuto sia di persona che per la sua storia pregressa, ha chiesto di incontrare un rappresentante dell’area renziana del Pd, affermando di voler sostenere la candidatura del sindaco di Firenze. Tramite un consigliere comunale fiorentino, mi è stato chiesto di incontrarlo in città lo scorso lunedì. Alla sua richiesta di organizzare un’iniziativa non avevamo dato ancora seguito in attesa di opportune verifiche con i responsabili dell’area Renzi siciliana. Questo per la grande attenzione che sempre poniamo, sia dal punto di vista etico che morale, nella valutazione di coloro che intendono aderire al nostro progetto. Non ci sarà, quindi, alcuna iniziativa che ci veda coinvolti con il movimento guidato da Vaccarino stesso.
Distinti saluti
Sen. Rosa Maria Di Giorgi