11 Maggio 2024, 16:41
5 min di lettura
SALEMI (TRAPANI) – Ancora un operaio morto sul lavoro, Giuseppe Carpinelli di 33 anni originario di Benevento. È accaduto nel pomeriggio di oggi, sabato 11 maggio, a Salemi, comune della provincia di Trapani, in contrada San Nicola, in uno dei più grandi parchi eolici della Sicilia.
L’operaio 33enne stava lavorando all’interno di una pala eolica, la numero 3, è precipitato da 30 metri ed è morto. L’uomo, un tecnico specializzato, era imbracato, ma nonostante questo è precipitato.
I vigili del fuoco del nucleo San di Trapani stanno recuperando il corpo, ma le operazioni non si stanno rivelando facili perché il corpo, dopo la caduta, si fermato a un’altezza di circa 48 metri e perché all’interno della pala eolica non possono operare più di due persone contemporaneamente.
Sul posto è presente personale del 118. Si sta aspettando l’arrivo del medico legale e del magistrato di turno della Procura di Marsala.
Non si esclude che l’operaio possa essere stato colto da malore.
L’uomo era dipendente della ditta ‘Ivpc service srl’ di Napoli, ditta che operava in sub-appalto per il montaggio meccanico.
Lo scorso lunedì a Casteldaccia un’altra tragedia sul lavoro, che ha causato la morte di 5 operai.
“Lavorava in una ditta in subappalto per l’installazione di turbine delle pale eoliche nel parco Vestas l’operaio morto a Salemi”. Lo rende noto il segretario dei metalmeccanici della Fiom siciliana Francesco Foti.
“Come sempre – aggiunge – esce fuori che la causa di tutti questi morti sul lavoro è legato al mondo del subappalto, fatto di lavoratori precari e di sfruttamento. Perché il lavoro straordinario di sabato? Era così urgente?”.
“È l’ennesima tragedia che si consuma nel giro di pochi giorni in Sicilia – ha aggiunto Foti -. Chiediamo alle istituzioni un pacchetto urgente di leggi che impongano a tutte le imprese il rispetto delle norme di sicurezza e, soprattutto, la formazione continua per tutti i lavorati che svolgono attività ad alto rischio”.
“Inoltre, a tutto questo si aggiunge che non ci sono controlli da parte degli organi competenti ed è evidente che le leggi che riguardano il subappalto vanno cambiate, come chiediamo da anni. Adesso – conclude – assisteremo agli ennesimi piagnistei dei politici che invece di modificare le leggi sugli appalti si limitano a piangere i morti”.
I segretari generali di Uil Sicilia e Uil Trapani, Luisella Lionti e Tommaso Macaddino parlano di “strage continua. La rabbia e il dolore non bastano più”, affermano. “Lasciamo che magistratura e forze dell’ordine – aggiungono – assicurino giustizia e verità ai familiari dell’operaio”.
“Se non si fa subito qualcosa, se i governi non affrontano le cause di questa strage che si consuma ogni giorno nei cantieri, nei campi e nelle fabbriche, il numero di morti sul lavoro crescerà ancora seguendo una tragica tendenza che in Sicilia sta tutta in pochi numeri: 65 vittime nel 2023, 60 nell’anno precedente”.
“Quest’anno – chiosano Lionti e Macaddino – i morti tra gennaio e marzo sono stati 10 e già appena a metà maggio ci avviciniamo pericolosamente a quota 20. Chiediamo formazione, controlli, prevenzione. Non è questione di patente a punti per imprenditori. La vita di un lavoratore non si valuta a punti!”.
“È una strage senza fine, si intervenga subito perché ogni giorno contiamo vittime. Ormai è emergenza nazionale”. Ad affermarlo è Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani dopo l’ennesima morte bianca avvenuta oggi a Salemi .
“Una settimana nerissima per il nostro territorio, iniziata con la strage di Casteldaccia. Basta retorica, basta parole di solidarietà che non portano a fatti concreti come interventi urgenti per garantire la vita dei lavoratori con prevenzione, controlli, formazione”.
“Bisogna investire sulla cultura della sicurezza fin dai banchi di scuola, servono controlli più serrati e un numero maggiore di ispettori. Siamo sconvolti un altro lavoratore non farà rientro a casa, si accertino le responsabilità”, conclude La Piana.
“Non si sono ancora celebrati i funerali di tutte le vittime di Casteldaccia e siamo già costretti a piangere un altro giovane lavoratore. Esprimo tutto il mio dolore, e quello del governo regionale, per la tragica scomparsa di Giovanni Carpinelli. Il mio pensiero va inevitabilmente alla famiglia, alla quale esprimo vicinanza”, a dichiararlo è il presidente della Regione Renato Schifani.
“Occorre il massimo impegno da parte di tutti, affinché sia garantita l’adeguata sicurezza sui luoghi di lavoro e la formazione del personale. La Regione farà tutto ciò che è nelle proprie competenze per contribuire a evitare che altre tragedie come queste possano ripetersi”.
“A nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la città di Salemi esprimo il cordoglio per la morte dell’operaio che era impegnato nella manutenzione di una pala eolica nella nostra città”, a scriverlo sui propri social è Domenico Venuti, sindaco di Salemi.
“Salemi è idealmente vicina alla famiglia in questo momento tragico. Basta morti sul lavoro, questo stillicidio è insopportabile. Servono interventi seri e concreti sul fronte dei controlli e della formazione”
“Un altro morto di lavoro in Sicilia. Ancora piangiamo i 5 operai scomparsi a Casteldaccia e questo pomeriggio un giovane ha perso la vita precipitando da una pala eolica a Salemi. Come si può accettare che un padre di famiglia esca da casa per guadagnarsi il pane e non faccia più rientro? Ora basta, bisogna garantire la sicurezza e la salvaguardia dei lavoratori. Il Governo si attivi subito”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.
“La strage senza fine continua. È successo di nuovo in Sicilia. Un altro tragico incidente. Un’altra vita spezzata sul lavoro”, a dichiararlo è Antonio Nicita, senatore Pd e candidato alle europee nella circoscrizione Isole.
“Quante persone devono ancora perdere la vita per far scattare un allarme nazionale? Uniamo le forze, adesso. Contro lo sfruttamento e il precariato. Basta promesse, servono fatti”, ha concluso.
“Il presidente della regione Renato Schifani agisca subito e faccia il possibile e l’impossibile per reclutare un numero congruo di ispettori del lavoro. Stiamo assistendo a una carneficina in nome del Dio denaro”. A dichiararlo è Sonia Alfano, candidata di Azione al Parlamento Europeo per la circoscrizione Isole.
“Oggi è morto a Salemi un ragazzo di soli 33 anni. Tutto è da chiarire, ma è ormai evidente che ci sono delle lacune macroscopiche nel sistema di controllo e credo sia necessaria una seria valutazione sui criteri e sulle modalità di appalti e subappalti. Dopo la strage di Casteldaccia, l’ennesimo caduto sul lavoro: chi non agisce è complice, questo deve essere chiaro per tutti”, aggiunge Sonia Alfano.
Pubblicato il
11 Maggio 2024, 16:41
vai a questa pagina