CATANIA – Il 12 Giugno s’inaugura “Anime di Ferro”: l’itinerario che, da Caltagirone ad Acitrezza, attraversa i luoghi nei quali i maestri del Verismo siciliano vissero e ambientarono le vicende dei loro personaggi, in opere-simbolo quali “I Malavoglia” o “Cavalleria Rusticana”. Le “Anime” sono essenziali sculture realizzate in tondino di ferro, dalle teste foggiate a pala di fico d’India; così l’architetto Vera Greco, ideatrice del progetto e direttrice del Museo Regionale della Ceramica di Caltagirone, spiega la presenza di queste figure, necessarie a evocare “l’essenzialità di una figura umana e di una vita ridotta all’osso, simbolo del Verismo”.
Tutt’altro che gli sconfitti personaggi verghiani, precisa la Greco: piuttosto simboli di forza indomabile dinanzi a vite avverse. Argomento ribadito dal cortometraggio realizzato dall’esordiente Valentina Pellittieri, che tali luoghi racconta per immagini. Il video, in anteprima all’inaugurazione di “Anime di Ferro”, sarà visibile anche all’Expo milanese. Infatti il progetto, dapprima ignorato dalla Regione, è stato poi rivalutato anche in ragione della presenza siciliana all’Expo e finanziato nella misura di 250.000 euro. Nelle intenzioni dei curatori, l’intento è anche sensibilizzare le nuove generazioni dinanzi alla semplicità di vita e ai valori che sono parte della cultura isolana. Nelle condizioni politico-sociali attuali, scrive Vera Greco, “non vogliamo (…) ripercorrere lo spirito dei ‘vinti’ di Verga (…) questa consapevolezza di essere artefici del nostro destino deve darci la forza (…) vincendo quello che purtroppo è sempre stato considerato ‘immutabile’ ”.
Versione quasi animata dei personaggi veristi, sono i figurini ottocenteschi prodotti dalla bottega Bongiovanni Vaccaro, esposti nelle rinnovate vetrine del museo calatino. Veri e propri ritratti ceramici dalla decisa caratterizzazione, fissano con occhio più che fotografico non solo scene di vita popolare, ma un’intera identità culturale. Durante la conferenza stampa, oltre all’architetto Greco, è intervenuto l’assessore Salvatore Tamburello, da Mineo, a proposito della valorizzazione della figura di Luigi Capuana, considerata da sempre in tono minore rispetto a Giovanni Verga: “Un omonimo discendente ha donato alla cittadinanza diverse lastre fotografiche, che adesso sono in corso di sistemazione”, ha raccontato Tamburello.
Tra le iniziative per il centenario della morte dello scrittore, oltre a una serie di mostre documentarie, una borsa di studio e un concorso il cui tema è la riduzione a fumetti di alcune fiabe del Capuana. Gli aspetti promozionali dell’iniziativa sono stati delineati da Mario Bevacqua, presidente emerito dell’UFTAA (Federazione Mondiale delle Associazioni delle Agenzie di Viaggi): “Il problema è quello solito”, ha dichiarato, “siti meravigliosi rimangono ignorati perché non vengono segnalati nei circuiti turistici. L’entroterra siciliano è meno conosciuto rispetto alle coste; eppure, dal centro della Sicilia, queste si raggiungono in un’ora e mezza di automobile. Esiste poi, all’estero, una forte motivazione a scoprire luoghi su cui ci si è in precedenza documentati: anche il British Museum ha organizzato lezioni preliminari a viaggi culturali. A tale utenza turistica ci s’intende rivolgere”. Quanto all’Expo milanese, si sa che “Anime di Ferro” vi è rientrata unicamente per la propria qualità. “Malgrado critiche e difficoltà organizzative”, prosegue Bevacqua, “il padiglione siciliano è attraente e posto in una posizione ben visibile. Possiamo seriamente sperare che gli effetti della promozione proseguiranno a pieno durante i prossimi anni”.
Intanto, mentre si valuta se esporre nel capoluogo lombardo anche qualcuna delle sculture in ferro, sui luoghi e in rete si trovano disponibili informazioni turistiche in più lingue, fruibili anche in formato digitale. Alla mostra calatina si accompagneranno eventi quali le manifestazioni verghiane a Vizzini e il già accennato ciclo “Capuana100” a Mineo.