“Anziani rapinati e picchiati” | Indagati scagionati, tutto da rifare

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22 Gennaio 2016, 06:21

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PALERMO – Inchiesta archiviata. Se da un lato due giovani vengono scagionati, dall’altro resta il grande mistero: chi fece irruzione in casa di due anziani, a Partinico, e li picchiò per derubarli?

Antonino Vitale, 19 anni, e Giuseppe Baglione, di 25, escono puliti dalle indagini. Prima le vittime non li hanno riconosciuti nel corso di un confronto. Poi, l’esame del Dna su alcuni frammenti biologici trovati negli stracci con cui le vittime furono legate ha evidenziato l’incompatibilità con il profilo genetico dei dei indagati, assistiti dagli avvocati Michele Palazzolo e Massimiliano Russo.

E così si deve tornare a indagare per trovare i responsabili dei drammatici fatti del 30 novembre 2014. “Mi hanno legato mani e piedi con il nastro adesivo e trascinato dentro il pollaio – ha raccontato il marito ottantenne -. Mi davano calci e pugni in faccia e nello stomaco. Io gli dicevo non ho soldi, non ho soldi”.

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Tra le chiavi che l’anziano teneva in tasca, al momento dell’aggressione in contrada Parrini, trovarono quella per entrare nella casa di via Marconi, nel centro abitato di Partinico, dove l’uomo vive con la moglie che ha 82 anni. E qui che sorpresero la donna: “Stavo preparando il pranzo, ho sentito il rumore del portone. Pensavo che fosse mio marito ed invece era un ragazzo… mi ha colpito con dei pugni alla spalla Mi diceva: ‘dammi i soldi o ti ammazzo’.

La donna cercò riparo in camera da letto dove dentro l’armadio i due rapinatori trovarono mille dentro una borsa. Arraffarono il bottino e scapparono. Dopo un anno di indagini, però, ora c’è una verità giudiziaria che scagiona Vitale e Baglione. Qualcun altro, ancora in libertà è responsabile dei reati di rapina aggravata, sequestro di persona, lesioni personali e percosse.

 

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22 Gennaio 2016, 06:21

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