Appalto strisce blu pilotato| Ultimi testi, dibattimento chiuso

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14 Ottobre 2017, 17:00

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CATANIA. Si è chiusa l’istruttoria dibattimentale del processo scaturito dall’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Riposto sull’affidamento senza gara d’appalto del servizio di sosta a pagamento nel comune di Riposto. Imputati a vario titolo per abuso d’ufficio e turbativa d’asta Carmelo Spitaleri, ex sindaco del comune marinaro, Giuseppe Ucciardello, ex comandante della polizia municipale, Michele D’Urso, attuale consigliere comunale, Salvatore Tropea, ex legale rappresentante della cooperativa sociale Porto dell’Etna, Mario Di Bella, pluripregiudicato, ed Emanuela Triolo, la moglie di quest’ultimo. Secondo l’accusa la cooperativa Porto dell’Etna, pur priva dei requisiti previsti dalla legge, ottenne nel 2008 l’affidamento diretto del servizio delle strisce blu da parte del comune ionico. L’amministrazione comunale non avrebbe compiuto nessun serio accertamento sulla cooperativa che, al momento dell’affidamento, non era iscritta all’albo regionale e non possedeva la documentazione sullo stato di svantaggio dei soci-lavoratori. Sempre secondo la Procura di Catania, la gara indetta nel 2011 dal comune di Riposto sarebbe stata pilotata per favorire la cooperativa gestita da Mario Di Bella tramite la moglie.

Tra gli ultimi testi della difesa di Carmelo Spitaleri, assistito dai legali Giovanni Grasso ed Enzo Iofrida, l’ex sindaco e attuale consigliere comunale di Riposto Carmelo D’Urso e l’ex segretario generale dell’ente Paolo Foti. D’Urso, primo cittadino tra il 1998 ed il 2003, istituì nel 1999 con ordinanza sindacale le strisce blu nel territorio ripostese. Tra le accuse contestate a Carmelo Spitaleri anche quella di aver istituito con ordinanza gli stalli a pagamento, bypassando la giunta. Il teste, avvocato e docente universitario di diritto pubblico, ha escluso alcuna competenza in materia da parte della giunta. Nessuna legge della Regione siciliana lo imporrebbe. L’ex sindaco Spitaleri, così ha riferito in aula D’Urso, prima di istituire il servizio lo avrebbe contattato per chiedere quale iter avesse seguito durante la propria sindacatura. Il provvedimento sarebbe stato adottato dunque sulla scia di quello assunto dal predecessore.

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L’ex segretario generale ha invece smentito alcuna ingerenza da parte dell’allora primo cittadino nelle procedure di affidamento del servizio di sosta a pagamento, di esclusiva competenza, così ha detto in aula, della polizia municipale. Per importi sotto soglia, ha proseguito Paolo Foti, si poteva procedere senza bando di gara pubblico ma con trattativa privata. In questo caso l’importo sarebbe stato sotto soglia. Sentita anche la segretaria dello studio medico di Carmelo Spitaleri per far luce sui rapporti con i coimputati Mario Di Bella ed Emanuela Triolo. La donna ha riferito di aver visto entrambi allo studio solo poche volte per delle ricette mediche.  Si avvia dunque alla conclusione il processo che nel 2013 ha macchiato la fine della sindacatura Spitaleri. Nella prossima udienza, fissata per il 31 gennaio, il pubblico ministero formulerà le richieste di pena e poi spazio alle arringhe di parte civile e della difesa.

 

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14 Ottobre 2017, 17:00

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