PALERMO – Il sindaco, l’ex prefetto e l’ex questore di Palermo possono tirare un sospiro di sollievo: il Tribunale ha infatti deciso di archiviare il procedimento penale a loro carico per la movida.
Centinaia di residenti hanno infatti presentato esposti e denunce per i rumori molesti notturni e un gruppo di loro ha addirittura denunciato le autorità per i mancati controlli: una spada di Damocle che pendeva sulle teste di sindaco, questore e prefetto. Oggi il giudice ha disposto l’archiviazione, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica.
Dall’indagine è emerso, sul fronte dei controlli, che le verifiche condotte nel corso di operazioni interforze o da singole forze nel biennio antecedente gli esposti sono state 729, di cui 44 hanno portato alla chiusura coatta di locali e a decine di sanzioni amministrative di altro tipo. Sul piano dei provvedimenti, il giudice ha invece riconosciuto la valenza delle ordinanze sindacali emesse per contrastare il fenomeno a partire dal 2013, “finalizzate a salvaguardare l’interesse dei cittadini alla salute ed al permanere di condizioni di vivibilità nei quartieri residenziali, nelle more dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale della compiuta regolamentazione”. Questo nonostante il Tar abbia invece recentemente annullato, sul piano amministrativo, proprio le stesse ordinanze.