Arrestato nel blitz di Porta Nuova | Comandè decaduto da confrate

di

07 Maggio 2014, 20:06

1 min di lettura

PALERMO – La Curia di Palermo ha destituito da superiore di una confraternita Stefano Comandè, arrestato nei giorni scorsi nell’ambito di un’operazione antimafia. Comandè era il capo della confraternita delle Anime Sante di piazza Ingastone, nel quartiere della Noce, ed era molto impegnato nell’organizzazione delle cerimonie della parrocchia Madonna di Lourdes. Alla vigilia di Pasqua si era fatto fotografare vicino al cardinale Paolo Romeo che era andato in visita nella parrocchia. Qualche giorno dopo è stato arrestato dai carabinieri che indagavano su uno scontro tra cosche innescato dall’uccisione di Giuseppe Di Giacomo, reggente della famiglia di Porta Nuova.

La vicenda, sottolinea una nota della Curia, ha suscitato “grande sofferenza e finanche indignazione nelle diverse componenti della Chiesa palermitana”. Le associazioni e le confraternite – si legge nella nota – “costituiscono un ricco patrimonio per la Chiesa” ma, come insegna il Concilio, “devono servire a compiere la missione della Chiesa nei riguardi del mondo” in conformità con le “finalità della testimonianza cristiana e dello spirito evangelico dei singoli membri”. La Curia, ricordando il sacrificio di don Pino Puglisi, ricorda poi che le Chiese di Sicilia “si sono espresse chiaramente stigmatizzando l’ignominioso fenomeno della mafia e l’assoluta inconciliabilità con la fede cristiana”. Oltre a destituire Comandè, è stata sospesa ogni attività della sua confraternita e nominato un “commissario visitatore”.

Articoli Correlati

(Fonte ANSA)

Pubblicato il

07 Maggio 2014, 20:06

Condividi sui social