PALERMO – Per soli due voti, l’Assemblea siciliana ha bocciato un emendamento, presentato dal deputato Giorgio Assenza (Diventerà Bellissima) che prevedeva la sanatoria degli immobili abusivi costruiti entro i 150 metri dalla costa e che non avevano potuto beneficiare della sanatoria nazionale dell’85. Il testo è stato bocciato con 24 voti contrari, 22 i favorevoli. Contro l’emendamento si era espresso il governo Musumeci (Diventerà Bellissima è il movimento fondato proprio dal governatore), mentre la commissione Ambiente, presieduta da Giusy Savarino di Db, si era rimessa all’aula.
La votazione, però, è avvolta nel giallo. Dopo la bocciatura dell’emendamento il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè si è accorto che almeno due deputati della maggioranza – Tommaso Calderone di Fi ed Eleonora Lo Curto Udc – pur essendo presenti in aula non risulta il loro voto.
Miccichè ha chiarito che la votazione non sarà ripetuta ma ha chiesto agli uffici un chiarimento su quanto accaduto. Calderone ha chiesto la ripetizione del voto, ma Miccichè ha ribadito di escluderlo. Dopo la bocciatura della norma, Miccichè, che si era espresso a favore per sanare una questione che riguarda circa 400 mila persone e sottolineando che non sarebbe stata aperta alcuna nuova maglia ma si sarebbe chiuso un capitolo contradditorio, aveva detto ”Credo che oggi non abbiamo fatto un buon sevizio, bisogna trovare una soluzione sul tema di questa sanatoria anche in accordo con lo Stato”.
“Con il voto segreto, tanto disprezzato da Musumeci e però richiesto dalla sua maggioranza, viene bocciato l’articolo che prevedeva una vergognosa sanatoria per gli immobili costruiti entro 150 metri dalla costa. Una norma controversa a cui, a parole il governo si è detto contrario, che per fortuna l’Aula ha bocciato”. Lo dice il deputato e segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo.