CATANIA – “Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione e disapprovazione per la determinazione unilaterale assunta da Auchan che sembrerebbe aver intenzione di chiudere l’Ipermercato La Rena di Catania dove sono impiegati 108 dipendenti”. Con queste parole Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Sicilia commenta quanto comunicato dalla direzione aziendale, “comportamento ancor più inaccettabile se si pensa che a pagare le conseguenze della cessazione della attività all’interno del centro commerciale sono i lavoratori che già, negli anni, hanno fatto pesanti sacrifici pur di salvaguardare la propria occupazione”. “Determinazione, tra l’altro, che ha allarmato tutti i lavoratori siciliani del gruppo che oggi si sentono pendere addosso la spada di Damocle”, spiega.
“Siamo vicini alla Fisascat di Catania che, con impegno costante e dedizione, si è già mobilitata a sostegno dei lavoratori in questa delicata vertenza e confidiamo che nel corso dell’incontro già programmato per il prossimo 8 maggio con le organizzazioni Sindacali nazionali, Auchan riveda le posizioni assolutistiche assunte e dia disponibilità a trovare ogni possibile soluzione a salvaguardia dei livelli occupazionali. Si sente spesso dire che la crisi è oramai passata – conclude la sindacalista – ma in Sicilia gli effetti della ripresa, allo stato attuale, sembrano ancora un miraggio”. “Lo sviluppo e il rilancio del mezzogiorno deve passare non solo dalla opportunità di creare nuove assunzioni con gli sgravi previsti dalla legge di stabilità ma anche da interventi che garantiscano il mantenimento dell’occupazione per tutti quei lavoratori che, in caso di fuoriuscita dal mondo del lavoro, in una terra martoriata dall’elevatissimo tasso di disoccupazione e inoccupazione difficilmente potrebbero trovare alternative”, conclude.