L’orco si svegliava nel suo inferno di lenzuola sfatte, sudore e muri incrostati. Quindi si vestiva, usciva da casa, indossava il suo sorriso, e andava a lavoro. I due mondi, quello “malato”, celato dalla porta di un’anonima palazzina bifamiliare; e quello “sano”, al di fuori di essa, erano vicini, secondo gli inquirenti. Troppo. In realtà […]