Azione e la missione siciliana: tutti gli uomini di Calenda - Live Sicilia

Azione e la missione siciliana: tutti gli uomini di Calenda

Il partito si struttura in vista del congresso regionale. Arriva il commissario e nasce la cabina di regia
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PALERMO – Terzo Polo: lavori in corso. Carlo Calenda in Sicilia rende più solide le fondamenta della casa di Azione con l’ingresso del fu enfant prodige Fabrizio Ferrandelli (nominato responsabile nazionale autonomia). Il già candidato (stravotato) sindaco di Palermo è traghettato dai lidi di + Europa insieme a un manipolo di dirigenti siciliani nei giorni scorsi. Al suo fianco una nutrita pattuglia di amministratori e dirigenti: Chiara Guglielmino, Stefania Ficani, Giuseppe Valenti, Maria Saeli e Monica Bracco. Il partito così si struttura in vista del congresso regionale di maggio.

In attesa che scocchi l’ora x, Azione sarà guidata dal sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa che vestirà i panni del commissario/traghettatore. Al suo fianco si insedierà una cabina di regia costituita dal deputato etneo Giuseppe Castiglione e i tre siciliani che siedono in segreteria nazionale: l’ex segretario regionale e primo cittadino di Cinisi Giangiacomo Palazzolo, Fabrizio Ferrandelli, il sindaco di Siracusa Francesco Italia e l’ex assessore regionale azzurro Gaetano Armao.

“Ho convocato venerdì la cabina di regia e l’onorevole Castiglione.  Chiederò loro un supporto per riorganizzare il partito nelle nove province dell’isola puntando soprattutto sugli amministratori locali e organizzare le amministrative del 2023”, spiega Giansiracusa i microfoni di Live Sicilia. Lo schema di massima prevede liste comuni con i cugini renziani guidati in Sicilia da Davide Faraone alle prossime competizioni elettorali. Catania, Trapani e Siracusa saranno un banco di prova per testare la forza e l’attrattività del terzo polo in salsa sicula dopo il risultato deludente delle regionali. 

Poi l’appuntamento clou del 2024: le Europee che potrebbero vedere i due partiti ben oltre la federazione ma uniti in matrimonio in un unico soggetto (il tanto decantato terzo polo). La mission del tandem liberal-riformatore di Calenda-Renzi a Roma come a Palermo è quella di erodere consensi e classe dirigente a Pd e Forza Italia, incuneandosi nelle spaccature ideologiche, e non solo, che attraversano i due partiti. 


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Commenti

    Calenda è un ragazzo capriccioso …
    Meglio per il Pd averlo mollato

    D’altronde lo capisco, per digerire alleati come Di Maio, Fratoianni e Bonelli occorrerebbe avere uno stomaco d’acciaio…….

    Da elettore del PD questo Letta non l’ho mai capito e non lo capisco tuttora pur sforzandomi. Se ne dovrebbe tornare a Parigi dove nei salotti radical-chic che frequentava può ancora trovare persone che lo ascoltano anzi, ancora meglio, ci vorrebbe un nuovo Matteo Renzi che gli dica a gran voce “Enrico stai sereno”.

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